LODI VECCHIO Parla la proprietà: «Pronti a recuperare il palazzo Rho Bignami»

La famiglia Hardouin di Gallese ribadisce l’attaccamento all’antico edificio e alla città

Parla di «una situazione di declino che, pur non essendo a me imputabile, mi addolora e dispiace in primo luogo alla sottoscritta». Riafferma «il suo sincero affetto nei confronti del palazzo» e rassicura la comunità di Lodi Vecchio sul suo «desiderio e impegno per cercare di recuperare l’immobile dal suo attuale stato e restituirlo alla sua antica bellezza».

È la proprietà, per voce di Hortensia Hardouin di Gallese, ad annunciare l’impegno per il recupero dello storico palazzo Rho Bignami di Lodi Vecchio, contando anche sul «supporto e sulla collaborazione della cittadinanza e dell’amministrazione per poter riportare il palazzo agli antichi splendori». Hardouin di Gallese spiega di aver ereditato l’immobile dal padre, Luigi Hardouin di Gallese, e di esserne venuta in possesso materialmente solo da poco più di un anno. «Subito dopo ho avviato con l’amministrazione locale un dialogo e un confronto amichevole proprio per immaginarne insieme un futuro - spiega la donna - . Un dialogo che, considerata la situazione sanitaria del Paese e del mondo intero, è passato ahimè in secondo piano a partire dal marzo 2020, ma non si è mai interrotto».

La scelta della proprietà di parlare del percorso di confronto avviato sulla rinascita, a fronte di un articolo del «Cittadino» sulle condizioni dell’immobile - in cui sono stati citati i trascorsi storici, oltre alle diatribe sulle tasse -, e alla successiva presa di posizione del Codacons.

«Nonostante il palazzo sia sempre stato un elemento importante della città, l’erario non ha esitato a pretendere onerosissime e peraltro ingiustificate imposte, con riferimento in particolare ai terreni circostanti e alle recenti, certamente non da me richieste, variazioni della loro destinazioni urbanistica, da agricola ad edificabile, nonché alla loro attuale e non semplice gestione economica - prosegue Hardouin di Gallese - . Credo sia quindi comprensibile quanto critica e complessa sia la situazione, ma il legame affettivo della mia famiglia alla città e al palazzo, che risale a mia nonna Emilia Bignami, non si è affievolito».

La proprietaria spiega di aver avviato il rilievo architettonico dell’immobile e la pulitura della vegetazione cresciuta attorno, ma anche di aver dato un incarico a tecnici di fiducia di avviare studi per il consolidamento dell’immobile.

«Potrà forse essere un processo lungo, certamente sarà impegnativo e oneroso, ma mi piace pensare che sia iniziato un nuovo periodo per il palazzo Rho Bignami e sono felice di potermene occupare».

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