LODI Necessarie le analisi ambientali, tempi lunghi per il parcheggio di via Lodivecchio

Slittano i lavori per realizzare la nuova area di sosta all’ex Atm di zona Porta Regale

È in corso la pianificazione dello studio del sottosuolo per il nuovo parcheggio nell’area ex Atm di via Lodivecchio. Tempi lunghi per l’intervento, il quartiere Fanfani un’altra estate senza vedere partire i lavori del parcheggio che si attende ormai da anni. A costringere il Comune a questo nuovo rinvio è stato il rinvenimento di tracce di arsenico nel sottosuolo, che impongono un’indagine accurata prima di poter procedere con i lavori. Il rischio è che il terreno sia da bonificare: se questo fosse l’esito, il Comune andrebbe incontro a un aumento delle spese preventivate e a un ulteriore allungamento dei tempi. L’intervento, di cui si parla da anni, aveva trovato copertura economica con il finanziamento del Piano Lombardia per 450mila euro. Ad agosto dell’anno scorso si era arrivati finalmente all’affidamento dei lavori alla ditta De Fabiani di Cavenago d’Adda, ma ulteriori due mesi erano passati per la revisione dei costi di progetto in seguito ai rialzi delle spese sulle materie prime. A novembre finalmente tutto era pronto per il via, ma i saggi preliminari del sottosuolo hanno portato alla luce quantitativi di arsenico anomali. Dopo una serie di confronti con la De Fabiani, alla fine il Comune si è deciso per un piano di caratterizzazione del sottosuolo, un piano per le verifiche preliminari allo scopo di definire la necessità o meno di procedere con una bonifica. «Avremmo potuto compiere delle analisi in proprio e poi trasmettere i risultati ad Arpa, la quale a sua volta ha facoltà di richiedere eventuali ulteriori approfondimenti, oppure stendere un piano di caratterizzazione, condividerlo con Arpa e poi attuarlo – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Scotti -. Abbiamo scelto questa strada perché in questo modo avremo certezza del percorso da seguire ed eviteremo un secondo ulteriore passaggio».

Evidentemente però tutta la procedura allunga, e non di poco i tempi di esecuzione. «Ipotizzando che i riscontri siano negativi e si possa procedere senza la bonifica, credo ci vogliano comunque dei mesi – continua l’assessore -. Spero che potremo essere pronti per settembre. Se invece dalle analisi avremo dei riscontri sulla presenza di inquinanti, allora si aprirà un’altra partita per la bonifica del terreno». Per i 40 nuovi posti auto previsti dal progetto sui 2mila 700 metri quadrati, oggi a verde, bisognerà quindi aspettare fino al prossimo autunno, nella migliore delle ipotesi.

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