La preziosa bici da corsa prende il volo a Caselle Lurani, ma il ladro non la passa liscia

Denunciato il responsabile, incastrato dal numero della targa dell’auto

Aveva appena lasciato la bici da corsa in via Santa Caterina. Al suo ritorno però qualcuno furtivamente l’aveva sottratta. Ma il ladruncolo non aveva fatto i conti con l’attenzione di alcuni residenti che avevano notato dei movimenti sospetti e si erano annotati precauzionalmente alcuni numeri di targa, permettendo così a polizia locale e carabinieri di individuare l’auto e di conseguenza il ladro.

È successo tutto a Caselle Lurani. Sabato in paese si è tenuto il memorial Francesco Fassardi e Luigi Bescapè. E la vittima del furto, non residente in paese, era proprio uno dei partecipanti, ma si è visto sottrarre la preziosa bici dal valore di alcune migliaia di euro. Subito l’uomo ha allertato polizia locale e carabinieri per cercare di recuperare la sua bicicletta. A dare man forte all’unico agente e ai militari dell’Arma alcuni cittadini che si sono fatti avanti segnalando come negli attimi antecedenti al furto qualcuno di sospetto si aggirasse per via Santa Caterina.

Una segnalazione corredata anche da parte del numero di targa. Usufruendo delle immagini delle telecamere presenti in paese quindi non è stato difficile risalire nel giro di poco tempo al ladro. Raggiunto nei giorni successivi, lo stesso malvivente ha ammesso il furto (per lui quindi sarà inevitabile la denuncia). La preziosa bicicletta è stata così recuperata e riconsegnata al proprietario, soddisfatto per aver riavuto la sua due ruote a pedali e grato per la veloce conclusione delle indagini.

La notizia ha raggiunto anche il sindaco Davide Vighi, che già sabato, vedendo carabinieri e polizia locale in paese, si era interessato alla situazione. «Sicuramente stiamo parlando di un ottimo esempio di collaborazione - spiega -. Non solo però tra agenti e militari, ma anche con i cittadini che hanno avuto l’attenzione giusta e subito segnalato quanto visto. Fa piacere poi che anche il nostro impegno nel “coprire” il paese con telecamere di videosorveglianza abbia dato per l’ennesima volta i frutti sperati».

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