La cartiera è pronta a rinascere

Giannoni sfida il gigante cinese

Non si arrende e rilancia. Ernesto Monti, titolare della Lodigiana Maceri, ha voglia di ricominciare. Nonostante i 50 anni di attività andati in fumo, «in quattro minuti di orologio». Minuti che ancora gli fanno scuotere la testa sconsolato. Nella giornata di ieri ha ricevuto la visita della giunta provinciale. Ha stretto le mani del presidente Pietro Foroni, degli assessori Cristiano De Vecchi e Nancy Capezzera. E ha chiesto aiuto, «perché le idee ci sono e i terreni anche - assicura Luigi Ghio, responsabile dell’attività - ora ci serve che tutte le autorizzazioni arrivino in fretta». Prima che i clienti li piantino in asso. Nei progetti futuri, al posto dei capannoni andati a fuoco ci sarà uno spazio libero che aumenterà la distanza tra l’attività e le case, al momento di 30 metri da muro a muro. I nuovi capannoni dovrebbero in un’area contigua, verso la provinciale. Dei 30 dipendenti di Marudo, solo 6/7 sono costretti ad un periodo di ferie forzate, a rotazione. La giunta ha anche incontrato una rappresentanza di residenti. Chiedono attenzione e monitoraggi continui, perché quello che é successo non si ripeta. A rassicurarli l’assessore all’ambiente Elena Maioccchi, che si è detta disponibile ad incontri aperti con la cittadinanza, ma anche lo stesso presidente Foroni. «Il rispetto delle norme sarà la base di qualsiasi ricostruzione - ha detto - : quello che è successo ci impone attenzione e, nella disgrazia, può essere la volta buona per risolvere tutte le criticità». Anche perché «come settore siamo in allerta - ha aggiunto la Maiocchi - : otto incendi in pochi mesi non sono cosa da poco». Un incontro quello con i residenti della zona, ospitato negli uffici della Giannoni, impero del settore componenti per caldaie. A fare da guida, nel viaggio all’interno dello stabilimento, proprio il “patron” Rocco Giannoni, «simbolo dell’eccellenza santangiolina» come ha detto l’assessore De Vecchi. Dalla partenza dell’attività nel 1964, «due pezzi della Giannoni sono presenti nell’80 per cento delle caldaie di tutto il mondo». Un’attività florida che teme però il “gigante” Cina («producono velocemente e a prezzi di molto inferiori») ed è costretta a rivolgersi all’automazione per continuare ad essere competitiva.

Ross. Mung.

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