INCIDENTI Troppi tir sulla strada pedecollinare di San Colombano, si va verso uno stop per il traffico pesante

Non solo la rotatoria alle Tre Strade, l’amministrazione comunale di San Colombano è impegnata anche su un nuovo tavolo con Città Metropolitana di Milano e Provincia di Lodi per arrivare alla chiusura della Pedecollinare al traffico pesante. Le prime interlocuzioni preliminari si sono già svolte, l’iniziativa rientra nel tavolo della Provincia di Lodi per il traffico nel Centro Lodigiano.

La possibilità di chiudere la Pedecollinare al traffico pesante discende proprio dalla condivisione emersa al tavolo provinciale nell’autunno scorso, quando l’allora consigliere delegato Enrico Sansotera aveva portato a una definizione il paziente lavoro di cucitura delle esigenze di tutti i Comuni che si affacciano sulla provinciale 23 Lodi-Borghetto (San Colombano) e della provinciale 107 Lodi-Ospedaletto, con la sola Livraga critica. Dopo l’ampliamento della logistica Fail di Massalengo, e dopo il blocco ai Tir della Motta di Massalengo nel 2019, nel 2021 post-Covid è ripreso il dialogo per risolvere il problema del traffico pesante. Mentre Massalengo continua a portare avanti il progetto di tangenziale della Motta, al tavolo provinciale si è raggiunta un’intesa di massima che prevede come i Tir della Fail siano indirizzati verso Sud al casello autostradale A1 di Casale, con una serie di limitazioni sugli altri tratti. Tra queste limitazioni, si prevede il blocco del traffico pesante da e verso il Pavese. Ed è qui che entra in gioco San Colombano, perché per essere efficace il divieto deve riguardare la provinciale 23 fin dall’intersezione con la provinciale 234 Mantovana alle Tre Strade. Una proposta che va a braccetto con il problema, più volte segnalato dal Comune di San Colombano, della pericolosità della Pedecollinare, teatro di molti incidenti. Un’ipotesi di blocco ai Tir era già emersa in passato a San Colombano, che però non sembrava avere la forza di portarla a termine. Molto diverso è ora l’approccio, dal momento che l’intesa sarebbe sovra-territoriale, tra la Provincia di Lodi e Città Metropolitana. Ammesso che la crisi politica nella Provincia di Lodi non blocchi il processo.