Il bilancio passa per un solo voto, a Sant’Angelo è crisi di maggioranza. Il sindaco Villa pronto a dimettersi

L’ex primo cittadino assieme a Sali e a Carriglio ha votato contro Imu e addizionale Irpef

«Incontrerò le segreterie politiche e deciderò se dare le dimissioni. Grazie, ho aperto gli occhi». Chiaro, senza esitazioni e richiamando il suo non essere attaccato alla poltrona. Così il sindaco di Sant’Angelo Maurizio Villa ha deciso di chiudere il consiglio comunale ieri sera. Uno dei consigli più tesi dall’insediamento dell’ottobre del 2021 può portare quindi nell’immediato futuro ad una svolta per il governo cittadino. Le parole di Villa sono arrivate dopo numerosi botta e risposta all’interno della stessa maggioranza. Motivo scatenante, l’approvazione del bilancio previsionale 2023-2025 e del Dup.

Delle prime avvisaglie erano già arrivate alcuni minuti prima con i rappresentanti di “Sant’Angelo Nostra”, Giuseppe Carlin e Rosita Sali, e l’indipendente Eugenio Carriglio che avevano votato contro le addizionali Irpef e Imu. Contrarietà che avevano portato i capigruppo della coalizione di centrodestra a chiedersi se Sali e Carlin, essendo per i rappresentanti del centrodestra Carriglio già in opposizione, fossero ancora parte della maggioranza. Poi la discussione accesa sul bilancio, con Carlin che ha annunciato il voto contrario «perché se il documento è ineccepibile, quando l’assessore dice “abbiamo” lo fa riferendosi solo a una parte della maggioranza visto che il mio gruppo non è mai stato coinvolto». Accuse a cui hanno ribattuto in serie gli assessori Luisella Pellegrini e Carlo Maria Speziani, tra commenti sull’effettivo allontanamento di Carlin ormai dalla maggioranza per sua volontà e motivazioni tecniche, con Villa che invece ha affermato, ricevendo però un “no” secco dal diretto interessato, di aver invitato l’ex primo cittadino a confrontarsi sul bilancio nelle scorse settimane.

Un bilancio previsionale e un Dup approvato con un solo voto di scarto, 9 favorevoli ed 8 contrari, tra quest’ultimi ovviamente anche i rappresentanti della minoranza di “Voltiamo Pagina”, che ha portato il sindaco alle esternazioni finali. «Un bel consiglio – ha esordito -. Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto per il bilancio, ma anche le opposizioni. Perché è chiaro che in questo consiglio probabilmente si è formato un nuovo gruppo di tre persone (Carlin, Sali e Carriglio, ndr). E vi dico che voi siete dei signori, perché al vostro posto avrei chiesto le dimissioni del sindaco. Il problema non è il voto contrario, qualcuno si prenderà le sue responsabilità. Il problema è il voto di determinate persone che ho voluto io in maggioranza. Sono 2.441 giorni che sono sindaco, non sono legato a una poltrona e non sono quello che va nei bar e al mercato a dare le pacche sulle spalle come mi hanno detto. In questo periodo ho sempre lavorato per il Comune con il massimo rispetto: e proprio perché non sono attaccato allo scranno, dopo che settimana prossima avrò effettuato alcuni incontri che rientrano nelle mie responsabilità da sindaco, parlerò con le segreterie politiche e deciderò». Poi il silenzio, rotto da un timido applauso e dai tanti dubbi sul futuro prossimo della città.

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