I ladri di notte nell’asilo nido di Lodi Vecchio: cassetti aperti, computer spariti

La struttura comunale ha dovuto anche essere sanificata dopo la scorribanda

Blitz notturno all’asilo nido comunale “La coccinella” di Lodi Vecchio. Con il favore delle tenebre, una banda di scassinatori, il cui numero rimane per il momento ignoto, sarebbe riuscita a penetrare, a cavallo fra giovedì e venerdì, all’interno degli spazi dedicati all’insegnamento, forzando una porta a vetri ubicata sul retro dell’edificio di via Monsignor Perosi.

Per loro un magro bottino. All’appello mancherebbero infatti alcuni computer dal valore di alcune centinaia di euro, e altre attrezzature elettroniche.

A darne la notizia, nella mattinata di ieri, è stato direttamente il sindaco Lino Osvaldo Felissari. «Abbiamo già provveduto a segnalare il fatto alle autorità preposte, che ora svolgeranno tutte le indagini del caso». I primi ad accorgersi di un’effrazione sono stati un’educatrice scolastica e un operatore dell’asilo comunale.

Intorno alle 7.30, aperte le porte dell’edificio, i due si sarebbero accorti immediatamente della mancanza di due personal computer, e della concomitante presenza di numerosi armadietti con gli sportelli spalancati e di cassetti forzati.

«Probabilmente i ladri si aspettavano un bottino ben più sostanzioso - afferma l’assessore Simone Fabiano - ma l’asilo non possiede materiali particolarmente appetibili in termini di valore economico, ad eccezion fatta dei pc effettivamente rubati».

Dopo aver avvisato la coordinatrice dell’asilo nido e le forze dell’ordine, sono subito sopraggiunte sul posto una volante della polizia e una gazzella dei carabinieri della stazione di Lodi Vecchio.

«Il furto è stato subito denunciato» spiegano il sindaco e l’assessore.

Immediatamente si è pensato all’incolumità dei bambini frequentanti l’asilo nido e perciò, come prima cosa, sono state attivate le procedure di sanificazione dei corridori e delle aule dell’asilo.

È stato inoltre allertato un fabbro, per sostituire completamente la serratura forzata.

«Ai piccoli di Lodi Vecchio è stato comunque garantito il regolare svolgimento delle lezioni» conclude Fabiano, aggiungendo come ulteriori verifiche del caso siano tutt’ora in corso.

Gli istituti del lodigiano non sono nuovi a furti di strumentazione tecnologica: già qualche tempo fa si erano registrati casi analoghi di furti con scasso, volti a privare gli studenti dei materiali di supporto alla didattica.

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