Discarica bloccata dai geologi

Il Comitato e la Capezzera: «Anche questo documento è stato portato in Procura»

Senza una relazione geologica, realizzata da un professionista, l’ampliamento della discarica di Cavenago non può essere autorizzato. Lo “stop” arriva a sorpresa dall’Ordine dei geologi della Lombardia, che ha inviato alla Provincia di Lodi un documento relativo al progetto di Ecoadda, la società che gestisce l’impianto. Al centro dell’attenzione, in modo particolare, la relazione del Politecnico di Milano richiesta all’istituto da palazzo San Cristoforo per la definizione geologica dei terreni su cui poggia la discarica.

La missiva è stata protocollata il 27 gennaio scorso. A renderla nota ieri nel corso di una conferenza stampa il Comitato “No Ampliamento” e Nancy Capezzera, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia.

«Il Politecnico a firma dell’ingegner Jommi (Cristina, ndr) ha prodotto come dichiarato nell’offerta una relazione geotecnica - si legge nel documento dell’Ordine -, mentre per rispondere ai requisiti di legge, nonché all’oggetto della delibera, è necessario acquisire una relazione geologica, di competenza esclusiva dei geologi». Pur non entrando nei dettagli tecnici, l’Ordine chiede di poter avere una copia della relazione geologica e di caratterizzazione sismica prodotta per il progetto di sopralzo. «Se, come sembra di capire dalla documentazione a nostra disposizione, tale relazione geologica debitamente firmata e sottoscritta da un geologo abilitato alla professione, non dovesse essere mai stata approntata, il progetto non può essere approvato».

Una “rivincita” per il Comitato, che fin dall’inizio aveva contestato la relazione del Politecnico e aveva interpellato il geologo Andrea Anelli per poter approfondire la questione, mettendo in evidenza diverse criticità e analizzando il dato relativo alla portanza, il peso che può “reggere” la discarica.

Ieri mattina il documento dell’Ordine è stato consegnato in Procura, già in possesso della denuncia-querela contro ignoti. «Adesso valuteremo con gli avvocati l’esposto alla Corte dei conti per la spesa di 10mila euro effettuata dalla provincia per l’affidamento dell’incarico al Politecnico».

La Capezzera, ex assessore ai trasporti di San Cristoforo, chiede chiarezza alla Provincia e sottolinea che ha già avuto modo di parlare con il procuratore.

«Siamo sempre stati sottovalutati come Comitato», commentano con amarezza i suoi componenti. «Eppure questa è la dimostrazione che se ci si muove, qualcosa si ottiene». Resta, dal loro punto di vista, una domanda, o meglio, una preoccupazione: «Ma se il nostro dato relativo alla portanza della discarica dovesse essere confermato, che cosa succederà?».

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