Crespiatica ostaggio di bande di giovani, lo sfogo del sindaco: «Senso civico pari a zero»

Lettera aperta di Carlo Alberto Rizzi che denuncia la situazione e invita all’assunzione delle proprie responsabilità

Il paese ostaggio di bande di giovani e giovanissimi, a volte anche di 12, 13 o 14 anni, che hanno comportamenti incivili, disturbano la quiete pubblica, lasciano rifiuti e imbrattamenti, a volte compiono atti di vandalismo, qualche volta associando questi atteggiamenti al consumo e allo spaccio di stupefacenti. Il sindaco di Crespiatica Carlo Albero Rizzi scrive una lettera aperta, già pubblicata sui canali istituzionali, per sensibilizzare le famiglie: «Necessaria assunzione di responsabilità da parte di tutti».

Gli ultimi episodi sono citati dal sindaco uno per uno nella lettera aperta. Venerdì sera qualcuno «si è divertito a dar fuoco alla carta per strada», qualche mattina prima «alcuni ragazzi e ragazze (alle 7 del mattino) prendevano a pallonate un cancello, disturbando i residenti di via Minestra», e alcune sere fa, infine, una decina di giovani, in violazione dell’ordinanza che vieta di entrare nel parco giochi di sera dopo le 19, erano comunque all’interno, scappando all’arrivo dei carabinieri. «Queste sono tre situazioni documentate con video, ma ve ne sono molte altre in cui video non ce ne sono: penso alle pallonate contro la Chiesa (talvolta con i genitori che osservano impassibili), ai pugni dati agli specchi stradali, agli schiamazzi ed alla musica alta che per tutta l’estate ha interessato via Aldo Moro, il parcheggio di via dei Marzi e lo spiazzo verde di via dei Rossaroli – prosegue la lettera -. A tutto questo si aggiunge la squallida moda di buttare ovunque i rifiuti frutto della propria presenza, imbrattare muri e appendersi ai pali della segnaletica stradale come scimmie. Di fronte a questa situazione è davvero preoccupante come educazione, senso civico e rispetto per gli altri siano pari a zero».

Una lettera che non è frutto di un’arrabbiatura estemporanea, ma di una riflessione profonda. «È tutta estate che andiamo avanti così, e so bene che è una situazione anche di altri paesi – commenta il sindaco Carlo Alberto Rizzi -. Si può tranquillamente stare in giro fino a tardi senza arrecare per forza disturbo agli altri o alla collettività. È vero che i giovani non hanno dei posti dove ritrovarsi, ma questo non li giustifica. Come comune abbiamo provato a fare alcune proposte che non hanno avuto riscontro, altre ne faremo. I carabinieri intervengono sempre, ogni volta chiamati. Se si vuole avere una soluzione, tutti devono fare la loro parte, e anche le famiglie devono provare a educare giovanissimi e giovani al rispetto degli altri e al senso civico».

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