Controlli della polizia nei locali, chiusi due bar a Codogno e a Borgo San Giovanni

Liti, disturbo della quiete pubblica, frequentazioni di pregiudicati: la sospensione delle licenze per dieci giorni ordinata dalla questura di Lodi è scattata sabato scorso

Liti, degrado, disturbo della quiete pubblica e frequentazione da parte di persone già gravate da precedenti di polizia. Licenza sospesa e chiusura per dieci giorni per due locali del Lodigiano. Il provvedimento preso dal questore di Lodi Nicolino Pepe è stato messo in atto sabato a Borgo San Giovanni e Codogno.

Nell’ambito delle attività di prevenzione decise in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il controllo nel fine settimana è stato esteso a tutta la provincia. E, nell’ambito degli accertamenti svolti da polizia e carabinieri, sono quindi scattati i sigilli temporanei per un bar nel centro di Borgo San Giovanni, in via Garibaldi, già finito agli onori delle cronache nei mesi scorsi. I residenti, esasperati da disturbo sino a notte fonda e vandalismi da parte di alcuni avventori, avevano anche effettuato una raccolta firme inviandola in Prefettura e al sindaco per chiedere un intervento. Durante l’ultimo controllo sono state identificate due persone, colpite già da precedenti, mentre un familiare del gestore si è scagliato contro i poliziotti venendo così denunciato.

Altro locale colpito a Codogno, in via Diaz. Anche qui diversi gli episodi che hanno portato all’emanazione del provvedimento. L’ultimo la sera di Halloween, quando un 34enne finì in ospedale dopo essere stato picchiato da un altro avventore ubriaco e immediatamente identificato dai militari dell’Arma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA