Colpi bassi in campagna elettorale

Diffuso un volantino con la firma falsa di una giornalista

I candidati ancora non sono tutti in campo, ma la campagna elettorale di Sant’Angelo si preannuncia già velenosa. Anzi al vetriolo.

Con tanto di trovate ai limiti della legalità. Nei giorni scorsi, infatti, in alcune vie della città era possibile imbattersi in un volantino piuttosto singolare. E finito al centro di esposto al comando dei carabinieri della stazione di Sant’Angelo. Il foglio, un banale formato A4, privo di qualsiasi committenza, ha una testata che recita in neretto il titolo “Super Santo Subito”. E chiama in causa direttamente il quotidiano «il Cittadino» e più precisamente la giornalista Rossella Mungiello che segue la cronaca di alcuni comuni del Lodigiano, tra cui Sant’Angelo.

Sotto il titolo, infatti, ci sono le firme dei due presunti autori. Presunti, appunto. Perché uno dei due nomi è quella della giornalista del «Cittadino», Rossella Mungiello che, però, in questo caso, la penna non l’ha mai utilizzata.

La giornalista, infatti, a cui è stato fatto avere il volantino nella redazione di via Gorini, di quest’iniziativa non era a conoscenza e nulla ha a che fare con l’articolo riportato sul volantino. Il titolo è “Cento per cento al servizio dei cittadini” e nel testo viene tratteggiato un ritratto dell’attuale sindaco di Sant’Angelo, Domenico Crespi, in toni più che entusiastici, ma che non corrispondono al classico linguaggio giornalistico. «La fotografia - come si legge nello stesso articolo - di un sindaco innamorato della sua Sant’Angelo, riconoscibile per il suo rigore e per la sua lucidità nell’amministrazione della cosa pubblica», o ancora poco oltre, «disponibile al confronto, alla ricerca costante del dialogo con i suoi concittadini, pronto ad accettarne i suggerimenti, ma fermo per chiedere rispetto per le istituzioni».

Nel testo sono riportate anche alcune dichiarazioni dello stesso sindaco Domenico Crespi che, raggiunto al telefono nella giornata di ieri, ha detto di non sapere nulla del volantino. «Le dichiarazioni rese in quell’articolo sono molto simili ad un’intervista rilasciata in passato per una testata mensile - ha spiegato il sindaco -: seppure il contenuto non danneggia nessuno, spiace che siano coinvolte persone che non c’entrano e che il loro nome sia usato in modo improprio. Probabilmente è opera di qualche burlone che non ha il coraggio di usare il proprio nome, ma è davvero un inizio triste per una campagna elettorale». La giornalista ha preso le distanze con un esposto ai carabinieri che indagheranno sulla vicenda e si riserva di presenta regolare denuncia o querela qualora venissero identificati i responsabili.

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