Bonifica ex Sama, denunciato il sindaco

L’accusa è di omissione d’atti d’ufficio e Buonsante corre ai ripari

Il sindaco-sceriffo di Borgo San Giovanni Nicola Buonsante è stato denunciato nelle scorse settimane per omissione d’atti d’ufficio per non aver emanato l’ordinanza di ripristino e di messa in sicurezza delle aree ex Sama, ma subito è corso ai ripari con un nuovo provvedimento alla fine di luglio. La notizia è confermata dallo stesso primo cittadino. Nell’estate del 2009 fu lo stesso Nicola Buonsante a chiedere l’intervento del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Milano sull’area ex Sama, poi Officine di Borgo San Giovanni. Il primo cittadino era preoccupato perché la società quattro anni prima aveva chiesto l’autorizzazione a un deposito di rifiuti speciali non pericolosi, ma le opere di protezione dell’area non furono mai portate a termine. A più riprese l’Arpa eseguì quindi dei rilievi dai quali ebbe riscontro della presenza di rifiuti pericolosi, ipotesi confermata in diversi sopralluoghi anche dal corpo forestale dello Stato di Lodi che aveva avviato delle indagini sull’area per conto della procura della Repubblica. Due anni fa, Buonsante emise quindi un’ordinanza per il ripristino dell’area e la sua messa in sicurezza, ma ritirò poi il provvedimento in autotutela per evitare la bocciatura del Tar di Milano a causa di un errore nelle procedure di notifica. Da allora, nonostante i rapporti di Arpa e corpo forestale dello Stato, il sindaco di Borgo non ha più ripetuto il provvedimento. L’ultimo sopralluogo dell’Arpa risale all’autunno scorso. Così nelle settimane passate, per ordine della procura della Repubblica, il corpo forestale dello Stato avrebbe eseguito diversi accertamenti di carattere amministrativo riscontrando l’omissione d’atti d’ufficio da parte del primo cittadino e iscrivendo quindi Buonsante nel registro degli indagati.

Dalla Forestale non confermano. «Posso solo dire che sia precedentemente sia negli ultimi tempi abbiamo svolto attività d’accertamento di alcune situazioni in merito all’area ex Sama e abbiamo relazionato compiutamente alla procura della Repubblica - spiega il vicequestore aggiunto Andrea Fiorini, comandante della Forestale -. A nostro avviso la situazione sull’area è abbastanza preoccupante e auspichiamo che a breve possa partire un serio progetto di bonifica per il quale devono muoversi gli organi preposti e il curatore fallimentare». Spetta dunque al primo cittadino dare conferma della denuncia per omissione d’atti d’ufficio. «La denuncia mi è stata notificata, ma l’ordinanza è già stata emanata a fine luglio - afferma Nicola Buonsante -. Abbiamo dovuto affidare la pratica a una consulenza legale, soprattutto per chiarire gli aspetti di notifica. E l’ordinanza è infatti rivolata al curatore fallimentare sia per la Sila, proprietaria dell’immobile, sia per le Officine di Borgo, e prevede il ripristino delle aree, la messa in sicurezza e l’indagine sulle possibili infiltrazioni nel terreno e l’inquinamento della falda acquifera. Abbiamo mandato tutta la documentazione al comando provinciale della Forestale e alla procura, informandoli di tutti i passi che abbiamo intrapreso. L’importante ora è che si attui davvero la bonifica dell’area».

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