BIKE SHARING Un flop il progetto del turismo in bici: a Corte Palasio addio alla stazione

Il buco nell’acqua è costato 300mila euro finanziati dalla Regione

Un buco nell’acqua per il progetto “Bike 4 art” costato 300mila euro, per il 90% finanziati dalla Regione. Un flop che si è tradotto in strutture inutilizzate con biciclette ancora nuove “abbandonate” nel bocciodromo di via Montale a Corte Palasio. Sono 14 in tutto, sommate a quelle della frazione Casellario, le bici ferme al palo che non hanno mai battuto la strada. Spostata dalla piazza Terraverde nella giornata di mercoledì, la struttura destinata a Corte Palasio è stata finalmente rimossa grazie all’intervento gratuito da parte della ditta Tecnoagricola di Mirko Ciceri. «Da tempo ormai era opinione condivisa dalla cittadinanza che deturpasse l’unica piazza in paese - dichiara il sindaco Claudio Manara -. Pertanto abbiamo ricollocato il “Bike 4 art” presso il parco giochi di via Baroni dove sarà a disposizione delle biciclette delle famiglie».

Entrato nel vivo a marzo 2013 con il finanziamento di quattro strutture in tutto per sette bici ciascuna, il progetto della Regione intendeva promuovere il turismo sostenibile nell’Oltreadda in chiave naturalistica: «Ciascuna delle quattro stazioni rappresenta un elemento - spiega il primo cittadino -: Corte Palasio la terra e Casellario l’acqua». Poi l’aria e il fuoco per Abbadia Cerreto e Boffalora. «Ma a mettere un freno all’iniziativa green, che era nata con una buona prospettiva, è stata la mala gestione successiva del progetto che non è mai potuto decollare - commenta Manara -: niente piste ciclabili da percorrere, ne iniziative per sostenerne il valore». E tutto è andato presto in fumo con strutture che ora hanno cambiano forma: proprio come quella di Abbadia Cerreto dopo innumerevoli atti vandalici che hanno smontano pezzo dopo pezzo ciascuna delle biciclette in dotazione.

Ricollocata presso il parco giochi inclusivo appena ultimato, il “Bike 4 art” è stato rimosso di una parete che nascondeva i “traffici” dei ragazzini. Sorte infelice anche per quello di Casellario con una struttura ormai fatiscente che sta arrugginendo. «Ci è costato tempo - conclude Manara - a causa di lunghe autorizzazioni da parte di Regione Lombardia ma, ora, nessuno rimpiangerà la struttura nella piazza».

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