Terranova, stop al compostaggio

L’impianto per ora è bloccato. La Provincia di Lodi ha deciso di sospendere il conferimento di rifiuti della Eal Compost a Terranova: fino a quando non saranno eseguite alla lettera le prescrizioni messe nero su bianco in una diffida, i camion non potranno varcare la soglia dell’insediamento.

I controlli sono scattati la scorsa settimana, martedì 4 ottobre il dipartimento ambiente di palazzo San Cristoforo si è presentato a Terranova insieme ai tecnici dell’Arpa, ai vigili del fuoco, alla polizia locale e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale per verificare se ci fossero o meno delle irregolarità. Al momento, infatti, sono in corso una serie di attività legate alla movimentazione di materiale vegetale presente in un’area specifica dell’impianto, una situazione che si è venuta a creare in seguito ai due incendi del 25 settembre e del 2 ottobre. «L’azienda ha dichiarato che il 23 settembre sono state effettuate operazioni di movimentazione del materiale vegetale che con ogni probabilità hanno determinato condizioni favorevoli alla combustione del suddetto materiale», si legge nella nota siglata dalla Provincia.

Secondo il settore ambiente, le aree coperte e scoperte dell’insediamento si presentano sature di materiale in lavorazione tali da non consentire il corretto utilizzo degli spazi. La ditta, che deve consegnare un programma dettagliato degli interventi necessari per portare a regime l’impianto, a partire dal 26 settembre ha bloccato il conferimento dei rifiuti.

Eal Compost si è impegnata a garantire un presidio di sorveglianza durante tutte le operazioni necessarie. All’interno si sta procedendo anche con la manutenzione straordinaria della stazione di pompaggio.

«L’impianto della società ha evidenziato criticità nelle diverse fasi gestionali del processo di compostaggio, criticità che richiedono con urgenza il ripristino delle condizioni previste dal provvedimento autorizzativo», sostengono gli uffici di via Fanfulla. Oltre alla sospensione del conferimento rifiuti, la Provincia impone la lavorazione dei materiali attualmente stoccati nel capannone di prima maturazione per consentire il corretto rivoltamento dei cumuli entro 60 giorni, l’avvio a smaltimento dei sovvalli di scarto presenti in impianto e non recuperabili nel processo entro 15 giorni e la pulizia delle superfici interessate dalla movimentazione, dallo stoccaggio, dalle attrezzature e dalla sosta dei mezzi operanti all’impianto.

Eal Compost rischia grosso, perché se non saranno rispettate le prescrizioni imposte da palazzo San Cristoforo l’attività verrà sospesa.

La società potrà presentare comunque le sue osservazioni, così come potrà fare ricorso al Tar per contestare il provvedimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA