Scritte sataniche sui muri di Maleo, i vandali chiedono scusa

Sono quattro giovani raggiunti da una denuncia, che si sono detti pentiti davanti al sindaco

Pentiti, adesso chiedono scusa: davanti al sindaco di Maleo i vandali che hanno deturpato i muri e i cartelli del paese si sono detti pronti a rimediare. Fra il 19 e il 22 aprile, infatti, a Maleo erano stati sfregiati con firme e simboli collegati al satanismo numerosi cartelli stradali, parte dell’arredo urbano, muri di cinta, il Madonnino di Fatima e, in particolare, la Chiesetta dei “Morti da Basso”. A seguito di accurate indagini però, già giovedì 29 aprile i carabinieri avevano individuato i responsabili, un minorenne di 17 anni, un ventenne e due giovani di 21 anni, deferendoli in stato di libertà per i reati di offesa a confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose e imbrattamento di cose altrui. E domenica 2 maggio il Comune ha formalizzato denuncia con querela a loro carico.

«Nella giornata di venerdì scorso ho incontrato personalmente, unitamente al comandante della polizia locale Roberto Castaldi, i 4 ragazzi che hanno mostrato pentimento per le azioni commesse e hanno personalmente presentato le loro scuse a me in rappresentanza di tutta la cittadinanza, rendendosi disponibili a rimediare in qualsiasi modo per riparare ai danni causati - ha dichiarato il sindaco Dante Sguazzi -: sono infatti consapevoli che le loro azioni comporteranno immancabilmente delle conseguenze di cui dovranno farsi carico con responsabilità».

Il primo cittadino ha quindi sottolineato la portata di quei gesti per la piccola comunità malerina: «Sono episodi da condannare fermamente, sono stati sfregiati luoghi sacri a cui i cittadini di Maleo sono particolarmente legati, sono stati utilizzati simboli che richiamano l’attenzione per ciò che di preoccupante rappresentano e gli artefici pagheranno, sia a livello economico, sia penalmente, e assicuro che stanno già pagando insieme alle loro famiglie per la forte umiliazione che li ha investiti, per i giudizi severi e i commenti pesanti che sono stati a loro rivolti: ora, ciò che dovrebbe preoccupare tutti noi, come già scritto dal nostro Parroco nelle righe della Fiaccola (bollettino parrocchiale, ndr), è cercare di educare i nostri ragazzi trasmettendo loro i valori e i sani principi per interpretare correttamente la realtà ed evitare comportamenti irrispettosi e sbagliati».

Infine, il grazie pubblico del sindaco ai carabinieri di Maleo «per la stretta collaborazione e per l’ottimo lavoro nello svolgimento delle indagini e nella risoluzione puntuale della vicenda».

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