SAN ROCCO Il Navarolo d’Oro va alla memoria del dottor Ivano Vezzulli

In tanti alla consegna della benemerenza 2020 in omaggio al medico deceduto in piena pandemia

Sono stati la moglie e i figli del dottor Ivano Vezzulli ieri mattina a ritirare il Navarolo d’Oro 2020 assegnato dall’amministrazione comunale di San Rocco alla “memoria” del medico deceduto in piena pandemia.

Per il primo anno la benemerenza civica del Ferragosto Sanrocchino ha reso omaggio a una persona scomparsa, ma eccezionale è stato anche il luogo della cerimonia, al parco di via Leonardo per consentire a più gente possibile di partecipare rispettando il distanziamento. E sono accorsi in tanti, un centinaio almeno, a dire “grazie” al medico che ha dato la vita in servizio, visitando i malati fino all’ultimo, fino a quando il virus non lo ha colpito e se l’è portato via.

A ricordarlo c’erano anche gli ex compagni di liceo del dottor Vezzulli, e fra loro il vicesindaco di Piacenza Elena Baio. «È un anno duro e tutto ce lo ricorda di continuo, le mascherine che portiamo di protezione, l’essere qui insieme a celebrare il santo patrono dove di solito ci sarebbero i volontari in maglia gialla e le loro cucine, e anche la nostra massima benemerenza civica, il Navarolo d’Oro, ci parla di quello che stiamo vivendo - ha detto il sindaco Matteo Delfini -. Quest’anno per la prima volta la commissione ha deciso di consegnarlo alla memoria di Ivano Vezzulli, dottore sì, ma prima di tutto uomo, caduto nell’adempimento del dovere e quindi esempio concreto del giuramento d’Ippocrate. In queste situazioni ci viene da riflettere su quanti aspetti costituiscano l’identità di una persona. In questi mesi tante persone hanno espresso il loro ricordo di una persona che ha dato tanto amore e oggi ne riceve un po’ in cambio».

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