LODIGIANO Parrucchieri alle prese col Green Pass: «Tutto è meglio di un nuovo lockdown»

Le nuove norme del governo non spaventano gli operatori del settore

L’introduzione del Green Pass per l’accesso ai saloni di parrucchieri ed estetisti non spaventa gli imprenditori del settore: «Tutto è meglio della chiusura» commentano, auspicando che la situazione resti sotto controllo e che non si torni a minacciare il lockdown.

Monica Zeni , presidente della categoria per Confartigianato, racconta la situazione: «Quando ho saputo della norma, mi sono confrontata con i miei colleghi sul gruppo Whatsapp che condividiamo: molti sono d’accordo alla richiesta del Green Pass, visto che è così ormai un po’ per tutti i settori. Noi, peraltro, lavoriamo sempre con mascherine e rispettiamo tutte le regole per minimizzare il rischio di contagio.

«Siamo già attrezzati a controllare il Green Pass per i nostri collaboratori, quindi non ci saranno problemi - prosegue Monica Zeni -. Peraltro, il mio salone è a Casalpusterlengo, e in città quasi tutti si sono vaccinati, perché sappiamo bene cosa ha significato il Covid per il nostro territorio».

Della stessa idea anche Mauro Sangalli , segretario generale dell’Unione Artigiani: «Ormai possiamo dire che parrucchieri ed estetisti rappresentano quasi dei presidi sanitari, visto il livello di attenzione che riservano alla sicurezza - spiega -. Tanti ancora controllano la temperatura, praticamente tutti prendono i clienti su appuntamento, in modo da limitare le presenze in negozio».

Sangalli esprime un parere condiviso non solo dalla maggioranza degli operatori del settore, ma di tutto l’artigianato: «Qualunque Green Pass è preferibile al ritorno al lockdown. Peraltro, quella dei servizi alla persona è stata una delle categorie più colpite, e molti addetti non sopporterebbero una nuova chiusura».

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