LIVRAGA La logistica ancora non è attiva, ma piovono le richieste di lavoro

In municipio continuano a giungere domande di impiego, in arrivo un operatore del settore farmaceutico

La logistica farmaceutica non è ancora attiva, ma il Comune è già subissato di curricula. A Livraga, il sindaco Giuseppe Maiocchi continua a ricevere in municipio domande di impiego di persone della Bassa e dintorni (un enorme faldone ne contiene quasi un centinaio) che sperano di trovare lavoro nel nuovo magazzino realizzato da Akno e dove a breve entrerà un noto operatore logistico del settore farmaceutico. Di fatto si tratta di un capannone appena realizzato sui terreni produttivi dell’area artigianale di Livraga e per il quale è stata prevista una necessità occupazionale di circa 200 posti a pieno regime.

Nel frattempo, sempre nella Bassa, sembra esser giunto a un punto decisivo l’iter per la realizzazione di un Business Park fra Ospedaletto e Livraga: nei giorni scorsi Regione Lombardia ha deliberato in giunta l’adesione alla proposta per la definizione dell’Accordo di programma finalizzato alla trasformazione produttiva, con finalità logistiche, dei circa 300mila metri quadrati di terreno agricolo a ridosso del casello autostradale dell’A1, per una stima occupazionale di 500 posti a pieno regime.

Un atto con il quale la Regione ha espresso parere favorevole alle pre-condizioni ambientali e occupazionali imposte da Provincia di Lodi e Comuni d’Ambito alla società milanese Akno: quindi, compensazione dei terreni che si vuole rendere edificabili (in ottemperanza alla stessa legge regionale contro il consumo del suolo, i Comuni d’Ambito hanno fatto una proposta di circa 300mila metri quadrati convertibili, presi dai loro Pgt) e quantità e qualità dei posti di lavoro. La delibera di giunta regionale però non corrisponde a un “ok” al progetto: da questo momento, infatti, il Comitato per l’Accordo di programma, composto da Regione, Provincia (che ha il ruolo di promotore e coordinatore) e i Comuni di Casale, Livraga, Ospedaletto, Orio Litta, Senna e Somaglia, insieme ad Akno e a ogni altri ente pubblico o privato che possa essere interessato anche ai fini dell’individuazione delle misure compensative e perequative, avrà tempo 14 mesi per sottoscrivere l’Accordo di programma stesso.

Senza quel documento concertato, fatto di dati concreti e vincolanti, dunque indicazioni precise delle aree già edificabili (dunque non aree standard) da trasformare in aree non edificabili per compensare il consumo dei 300mila metri quadrati e senza il preciso impegno a un numero preciso di assunzioni e di tipologie contrattuali, non ci sarà nessun insediamento nella Bassa.

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