La maxi cassaforte da 1.700 chili non basta, proseguono i furti nel Lodigiano: saccheggio in una villa a Corno Giovine

Dopo il colpo messo a segno a Lodi in zona Faustina emerge il racconto di un altro raid

Non è bastata una cassaforte rinforzata, del peso di 1.700 chili, per fermare una banda di professionisti del crimine che si sono introdotti un mese fa in una villetta di Corno Giovine.

Il proprietario ha raccontato il furto al Cittadino dopo aver saputo di un colpo analogo avvenuto a Lodi settimana scorsa: «Sicuramente era la stessa banda - testimonia l’uomo, 67enne, residente da sempre a Corno Giovine -. La modalità è esattamente la stessa: flessibile, cassaforte scassinata e nessuna impronta».

L’episodio è avvenuto alla fine di dicembre: «Io e mia moglie eravamo via per un paio di giorni, sicuramente ci hanno tenuto d’occhio, perché proprio in quei due giorni si sono introdotti in casa e hanno portato via tutto». Le immagini raccontano di un lavoro studiato nei dettagli: prima il taglio delle inferriate, segate e spostate per permettere l’accesso dalla finestra ai ladri, che si sono subito messi al lavoro sulla cassaforte.

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«Ho una cassaforte che è come quella di una banca, pesa quasi due tonnellate, eppure l’hanno sollevata e staccata dalla parete - racconta l’uomo -. Con il flessibile, si sono messi all’opera e hanno tagliato la parte posteriore, per poi sottrarre il contenuto. Fortunatamente le cose preziose le tenevo in banca, ma hanno rubato dei contanti. Purtroppo abbiamo commesso una imprudenza: non avevamo né assicurazione né sistema d’allarme, ma non pensavamo che una cosa del genere fosse possibile: abito qui da sempre, non siamo in una casa isolata, e una cosa simile non era mai successa da quando sono al mondo».

Ovviamente, anche in questo caso, come a Lodi, i ladri non hanno lasciato tracce: «Sono arrivati gli agenti del Ris di Parma, ma non hanno trovato nemmeno un’impronta, e mi hanno confermato che abbiamo a che fare con dei professionisti. Basti pensare che sono andati a cercare e hanno trovato dei nascondigli in casa che nemmeno io ricordavo di avere. Negli armadi, ad esempio, roba che facevano i falegnami di una volta. Fortunatamente, io e mia moglie non eravamo in casa, perché questa gente secondo me non si ferma davanti a nulla: sono arrivati attrezzati per fare il colpo, e non penso avrebbero avuto pietà di due vecchietti».

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Purtroppo, anche in questo caso, come a Lodi, i vicini non hanno chiamato la polizia: «Hanno detto che avevano visto delle luci intermittenti, ma pensavano fossero luci natalizie. Pensavano che stessimo facendo dei lavori in casa e non avevano avuto il sospetto che si trattasse di ladri». Anche qui, come a Lodi, agire “alla luce del sole” non è stato un problema, ma anzi un vantaggio per la banda, che ha messo a segno il furto senza problemi.

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