I ladri entrano in casa all’ora di cena

Si chiudono in camera e la saccheggiano

Furto a casa di un assessore di San Rocco al Porto. Si sono chiusi a chiave in camera da letto e hanno saccheggiato denaro e gioielli, i ladri che lunedì sera hanno fatto irruzione nell’abitazione di piazza della Vittoria dove l’assessore vive con il marito e i figli. I coniugi avevano appena finito di cenare, la moglie stava riordinando in cucina e il marito si era seduto a leggere in poltrona. Una scena di vita quotidiana, che ad un tratto è stata turbata dalla scoperta di non essere soli in casa. Dopo essere stata al telefono, l’assessore si è diretta in camera ma ha trovato la porta inspiegabilmente chiusa. «Che strano» ha pensato tra sé e sé, prima di accorgersi che la luce della stanza era accesa e la zanzariera del bagno a fianco alzata. «La teniamo sempre abbassata per cui ho capito che era entrato qualcuno - ha raccontato l’assessore -. Ho chiamato mio marito e abbiamo allertato subito i carabinieri e i famigliari».

Fino a quel momento nessuno dei due si era accorto di niente. Senza perdere la calma marito e moglie si sono allontanati dalla stanza e hanno atteso l’arrivo delle forze dell’ordine. Nel frattempo i malviventi hanno chiuso in fretta il colpo e sono fuggiti dal balcone della camera. L’appartamento è al piano rialzato, sopra la cantina e il garage: per intrufolarsi i ladri si sono arrampicati fino alla finestra del bagno e hanno sollevato la zanzariera, mentre per andarsene non hanno fatto altro che saltare dal balcone in cortile. L’intrusione è avvenuta subito dopo cena, tra le 20.30 e le 21.00. «È successo tutto in mezz’ora - ha detto l’assessore - non hanno fatto nessun rumore e non ci siamo accorti quando sono entrati. La coincidenza ha voluto che proprio lunedì avessimo lasciato il nostro cane a Piacenza, è sensibilissimo agli estranei e avrebbe di sicuro dato l’allarme». Nel bottino sono finiti un orologio, monili d’oro e qualche centinaio di euro in contanti. Per scovarli i malviventi hanno buttato all’aria la stanza degli sposi e anche quella dei ragazzi. Vestiti, biancheria, persino alcune scatole di medicinali erano sparsi ovunque, sul pavimento e sui letti. Gli armadi lasciati con le ante spalancate e i cassetti del comò completamente svuotati.

Non hanno toccato invece i vestiti, né il pc e la macchina fotografica che pure erano in bella vista. A passi felpati hanno rovistato in cerca di oro e denaro, poi si sono dileguati facendo perdere ogni traccia. Coperti dal ticchettio della pioggia e dal buio.

Laura Gozzini

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