Guidesi: «Tempo scaduto per l’inceneritore»

Il tempo è scaduto e la capacità diplomatica (insieme alla pazienza) sembra essere finita: la Elcon deve ritirare il contestato progetto dell’inceneritore a Casale. Il segretario provinciale della Lega nord, Guido Guidesi, manda un avvertimento alla società: «Ora servono i fatti». E allo stesso tempo puntualizza che «mai ho pronunciato una dichiarazione di apertura all’impianto», una precisazione rivolta ai cittadini che tramite Facebook hanno messo in dubbio la sua posizione.

Guidesi ricorda che la Lega nord ha esercitato una forte pressione nei confronti della Elcon affinché rinunciasse al progetto, un impegno portato avanti in prima persona con l’aiuto del vicegovernatore Gibelli, il presidente della Provincia Foroni e il sindaco di Casale Parmesani. Questa avrebbe dovuto essere la settimana decisiva: «Abbiamo preso atto in questi giorni della volontà, purché verbale, della Elcon di ritirare il progetto e della Unilever di giungere alla risoluzione del contratto - puntualizza il segretario -. Tutto questo lavoro si sarebbe dovuto concretizzare proprio in questa settimana. Non voglio prendere in esame alcune considerazioni fatte dai coordinatori del comitato Casale Respira che ho trovato semplicemente strumentali e politiche, o meglio guidate da qualcuno già politicamente impegnato. Giudico il nostro atteggiamento di grande responsabilità poiché si poteva solo lavorare in silenzio ed è quello che abbiamo fatto, col rischio ovviamente di essere strumentalizzati da chi pensa si possa trarre un vantaggio politico. Per me la risoluzione di un problema conta più del vantaggio elettorale».

«Ognuno politicamente può pensarla come vuole - aggiunge Guidesi -, mi spiace solo che le persone siano state coinvolte nella strumentalizzazione. Di certo nessuno del Pd ha mosso un dito, soli come sempre! Oggi quello che conta è che chi ricopre ruoli istituzionali ha fatto tutto quanto si potesse fare, serve una risposta chiara da parte del proponente. La Elcon, preso atto dell’indisponibilità di istituzioni e cittadini e della disponibilità di Unilever a rescindere il contratto, quando provvede al ritiro del progetto? Servono i fatti».

Gr. Bo.

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