È nato in vista dell’appuntamento del 2023 il cioccolatino di Codogno

Presentato il dolce creato dalla cooperativa sociale Cioccolato 180 e dal Torrone Codogno. Il sindaco Passerini: «I prodotti alimentari sono ambasciatori»

Laura Gozzini

C’è un cuore tenero di torrone alla nocciola in ogni “codognino”. Ce lo svela il “cioccolatino Codogno” ideato dalla cooperativa sociale Cioccolato 180 e dal Torrone Codogno che in vista del 2023, anno in cui Codogno sarà “Comune europeo dello sport”, lanciano la primizia. Il “codognino” appunto, un cioccolatino di cioccolato fondente al 70 % ripieno di granella di torrone friabile alla nocciola.

«Abbiamo fatto varie prove e finalmente abbiamo trovato la ricetta giusta» hanno spiegato sabato Emiliano Brizzolari del Caffè Grande e Filippo Mazzocchi di Cioccolato 180, alla presentazione sotto la loggia. Il progetto parte dalla volontà di costruire ponti tra realtà territoriali: «Io e Emy lavoriamo uno di fronte all’altro, ed è nata questa idea, che si è realizzata in modo molto veloce, di una ganache di torrone ricoperto di cioccolato, venduto in confezioni da 10 pezzi da Torrone Codogno e al Caffè Grande e sciolto da Cioccolato 180, così che ognuno possa costruire la propria confezione». I cioccolatini sono prodotti nel laboratorio della cioccolateria in via Contardi, per un prodotto assolutamente fatto in casa. «Mi piace sottolineare lo spunto che “Codogno comune europeo dello sport” vuole essere per idee, innovazioni e progetti che possono avere una vetrina più ampia, per cui ben vengano queste iniziative che possono portare il nome della città nel mondo – riflette il sindaco Francesco Passerini -. I prodotti alimentari sono ambasciatori e non possiamo che applaudire al “cioccolatino Codogno”».

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