Dopo la siccità si torna finalmente a navigare sul Grande fiume, a Orio Litta arrivano tre pellegrine

Il Po si è alzato di mezzo metro, così è ripartito il servizio “taxi” tra le sponde

Dopo la secca degli ultimi mesi il Po si è alzato di mezzo metro e a Corte Sant’Andrea è ripartito il servizio “taxi” tra la sponda lodigiana e la sponda piacentina. A inaugurarlo sono state due giovani pellegrine francesi e una greca, giunte mercoledì a Orio Litta e dirette a Roma. Cercando su internet le donne sono riuscite a contattare il titolare dell’agriturismo “Il Masero” di Calendasco, che oltre ad accogliere i viaggiatori nel suo casale si presta a traghettarli con il suo motoscafo sul Grande fiume, accordandosi per il trasporto. Per arrivare puntuali all’appuntamento al guado però avevano solo un’ora di tempo, partendo a piedi da Orio Litta. E non ce l’avrebbero probabilmente fatta senza una guida “speciale”: l’ex sindaco Pierluigi Cappelletti, che contattato dall’amico Gigi del bar in piazza, ha raggiunto in bicicletta le ragazze e ha seguito una scorciatoia.

«Avendo solo un’ora di tempo ho fatto fare loro la vecchia strada in mezzo alla campagna che porta a Corte Sant’Andrea – spiega Cappelletti -. Loro a piedi e io in bicicletta». Ed erano ormai in vista dell’argine quando come sempre, nell’incrocio di passi sulla via Romea, hanno visto venirgli incontro un altro pellegrino. Un inglese arrivato la sera prima alla Grangia Benedettina, che teneva in mano una guida. «Era scritta in inglese naturalmente, e sulla pagina di Orio Litta c’era l’indicazione del mio nome e del numero di telefono di “casa” mia, della ditta Tavazzi, cui chiamare – spiega Cappelletti -. Ma soprattutto, in fondo alla pagina qualcuno aveva scritto in matita di salutarmi». Chi sia quel qualcuno l’ex sindaco non lo sa. Ma è intenzionato a scoprirlo. «Immagino un pellegrino che è passato di qua e si è ricordato di me – riflette -. Ad ogni modo metterò il messaggio sul sito dell’Associazione Pellegrini britannica e spero di rintracciarlo».

Sulle orme dell’abate Sigerico che nel 990, eletto arcivescovo di Canterbury, si recò a Roma per ricevere dalle mani di papa Giovanni XV il pallio, simbolo della dignità arcivescovile, la via Francigena ancora oggi non smette d’incantare e unire genti. Con il Po che in terra lodigiana fa da cerniera e ponte. «Pierluigi del Masero mi ha detto che il fiume è cresciuto un buon mezzo metro, non molto, ma con il suo piccolo natante si può attraversare» conclude Cappelletti.

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