COVID La lunga marcia sulla via dolorosa toccherà i cimiteri della zona rossa nella Bassa

Domenica 20 febbraio l’iniziativa del Gruppo Podistico Casalese che intende onorare chi ha perso la vita per il contagio. Dieci le località che fanno parte di un doppio percorso di cinquanta chilometri

Il gesto è antico. “Non” esibito. Di quelle cose che resistono e indorano di pace . Domenica 20 febbraio i podisti del GP Casalese correranno per i “caduti” di questa guerra Covid-19, gambe e fiato per ricordare tutti i morti della pandemia nella Bassa Lodigiana, dove tutto è iniziato.

I runner li onoreranno toccando i cimiteri dei dieci comuni della prima zona rossa per lasciare in ognuno un fiore. Nel 2020 il Gruppo Podistico Casalese e il G.P. Codogno ’82 marciarono insieme fino a Vo’ Euganeo, là dove il virus ha fatto la sua prima vittima. Alla vigilia del secondo anniversario dal Big Bang della pandemia, i podisti del gruppo di Casale calpesteranno i 50 chilometri di questa strada “dolorosa” costellata di croci. La partenza è al cimitero di Maleo domenica alle 8, quindi un gruppo punterà alla volta di Codogno e l’altro verso Camairago. Ritrovandosi infine a Casalpusterlengo al monumento dei caduti Covid. La partecipazione è aperta a soci e non e ogni partecipante potrà scegliere uno dei due anelli oppure correrli entrambi, cingendo in un unico abbraccio i dieci comuni cinturati dall’esercito nei 15 giorni della prima zona rossa.

La bis-staffetta è da 25 chilometri a tracciato, ma ci si potrà aggiungere ai podisti della Casalese anche strada facendo. La staffetta 1 tocca Cavacurta, Camairago, Castiglione d’Adda, Bertonico e Terranova dei Passerini. La staffetta 2 passa per Codogno, San Fiorano, Fombio e Somaglia. «Stiamo conteggiando i tempi esatti e dovremmo essere al cimitero di Casale per le 10.30-10.40 - spiega il presidente del G.P. Casalese Gabriele Ferrari -. Da lì raggiungeremo il monumento ai caduti Covid». Il professor Ottorino Buttarelli sta organizzando una piccola cerimonia, al termine della quale sarà deposta una corona di fiori ai piedi della piramide in sassi con i nomi dei casalini portati via da Sars-Cov-2.

«L’idea della staffetta è del nostro vicepresidente Mario Friggè - sottolinea Ferrari -. Abbiamo già una buona adesione». L’invito ai cittadini è ad accogliere la fiumana dei podisti all’ingresso di ogni cimitero per unirsi al ricordo di famigliari e amici portati via dal Covid-19. Il più privato dei gesti, quello di deporre un fiore a suffragio di chi ci ha lasciato, diventa qui rito collettivo. Il requiem della “Bassa” alle vittime della pandemia .

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