Caso agenzia viaggi, 3 a processo

È stata fissata per la seconda metà di settembre l’udienza preliminare per la vicenda che ha coinvolto tre sorelle di origini bresciane titolari di una nota agenzia di viaggi di Codogno, la Assoquattro: a una di loro, R.S., 45 anni, vengono contestati ben 22 episodi ritenuti potenzialmente illeciti dalla procura della Repubblica di Lodi, con ipotesi di reato che vanno dalla truffa continuata all’appropriazione indebita aggravata, fino all’utilizzo indebito di strumenti di pagamento elettronico, alle altre due, L.S., 47 anni, e A.S., 48, viene contestato invece un solo episodio, di truffa aggravata dal danno patrimoniale di ingente gravità, che secondo il pm Gianpaolo Melchionna le due avrebbero commesso in concorso con l’altra sorella. La posizione delle due sorelle di 47 e 48 anni appare quindi molto più defilata, all’esito del vaglio delle denunce operato dai carabinieri di Codogno. E una quarta sorella, G.P.S., non si è vista muovere alcuna contestazione.

L’episodio che coinvolge tutte e tre sarebbe avvenuto tra i mesi di marzo e ottobre dello scorso anno: in base a quanto emerso dalle indagini si sospetta che i responsabili della truffa possano aver convinto due coniugi ad anticipare somme per l’acquisto di pacchetti di viaggio e a consegnare cinque blocchetti di assegni in bianco, ma già firmati, il tutto con le promesse di far ottenere un posto di lavoro alla figlia e di restituire alla famiglia il denaro anticipato non appena i pacchetti sarebbero stati venduti ai clienti. Un presunto raggiro che secondo la procura avrebbe causato ai coniugi un ammanco di 80mila euro.

In tutto le parti offese sono 23, anche se non tutte al momento appaiono intenzionate a costituirsi parte civile. Nei 22 episodi contestati alla sola R.S., a partire dal 2010, vengono ipotizzate invece altre modalità: dall’incasso di assegni chiesti semplicemente come garanzia fino a mancati pagamenti a favore di un paio di altre agenzie di viaggio, in provincia di Trento e di Milano.

Uno degli avvocati difensori ha già fatto sapere che a suo parere si tratta solo di episodi meritevoli di un vaglio innanzi al giudice civile, e non certo di truffe o di reati. E R.S., in un’intervista, ha escluso di sentirsi «una delinquente».

L’attività esisteva a Codogno da oltre vent’anni, con molti clienti soddisfatti, poi, complice la crisi, sarebbero stati chiesti aiuti a conoscenti per andare avanti.

Intanto il tribunale civile di Lodi ha dichiarato il fallimento della Assoquattro Srl, fissando per il 14 dicembre l’adunanza per l’esame dello stato passivo. La società Assoquattro Snc risulta invece ancora attiva.

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