CASALE Se n’è andato Stefano Vitale, il brigadiere dei carabinieri è morto a 69 anni

Cordoglio in città per la scomparsa dell’ex sottufficiale che per un trentennio ha prestato servizio nella stazione dell’Arma cittadina: «Lascia un vuoto incolmabile»

Si è spento ieri Stefano Vitale, 69 anni: per 30 anni prestò servizio presso la stazione dei carabinieri di Casalpusterlengo. Il compianto brigadiere è mancato all’hospice, al termine di una lunga battaglia contro una forma tumorale scoperta cinque anni prima. I funerali sono attesi venerdì 14 aprile alle 10 nella chiesa parrocchiale dei Cappuccini. Vitale lascia la moglie Marisa, i figli Daniela e Alessandro, il genero Marco. La salma riposa presso la camera mortuaria dell’ospedale cittadino di via Fleming.

Classe 1954, Vitale arrivò in città subito dopo avere terminato la scuola: prese servizio a Casalpusterlengo nel 1980 per congedarsi solo nel 2009. Il suo percorso come carabiniere dunque lo vide sempre impegnato nella città della Torre Pusterla, dove in tanti lo ricordano. Sempre a Casale, inoltre, scelse di vivere con la sua famiglia. Originario di Catania, il brigadiere aveva però sempre custodito la sua terra nel cuore: era innamorato della Sicilia. La pesca subacquea era stata a lungo una delle sue grandi passioni, ma Stefano Vitale aveva sempre amato anche la cura di piante e fiori. Poi la scoperta della malattia, le operazioni chirurgiche, le cure.

«Nonostante fosse un male molto aggressivo, è riuscito comunque a vivere la sua vita in questi anni, fino a quando la situazione non è precipitata: lascia davvero un vuoto incolmabile» ha spiegato ieri, vincendo l’emozione, il figlio Alessandro, che il giorno del funerale, sulla bara, poserà il berretto da carabiniere del padre.

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