Casale rischia un’estate da dormitorio

La Pro loco può scomparire, in pericolo la sagra di San Bartolomeo

La Pro Loco rischia di sparire e mette in crisi le manifestazioni estive della città: a poche ore dalla scadenza dei termini per le candidature al direttivo che dovrà essere eletto nell’assemblea di domenica mattina ancora non è arrivata alcuna proposta.

L’associazione ha convocato l’assemblea dei soci per domenica mattina prossima nel salone delle Acli di via Marsala. Oltre alle comunicazioni relative alla gestione ordinaria, all’ordine del giorno c’è il rinnovo delle cariche dopo che il presidente Luigi Gobbi aveva dato le dimissioni e con lui tutto il direttivo. La scadenza naturale del mandato sarebbe stata a fine anno, ma per statuto occorre sostituire il direttivo per questi ultimi sei mesi. Sono eleggibili i soci iscritti da almeno sei mesi.

Un’impresa più facile a dirsi che a farsi. «Veramente non ho idea di quello che può accadere perché al momento non ci sono ancora candidature arrivate e mi risulta che del vecchio direttivo saranno in pochi a rifarsi avanti - dice Luigi Ganassali, vicepresidente dimissionario -. Se dovesse andare buca l’elezione di domenica convocheremo una nuova assemblea per cercare di trovare almeno un direttivo temporaneo in grado di portarci fino a gennaio quando ci dovrebbero essere le elezioni programmate. In caso contrario, il rischio è che la Pro Loco vada alla dismissione, e con essa tutte le attività collegate. Sarebbe davvero un peccato, ma se mancano forze nuove non si può pensare di continuare».

Per effetto della crisi della Pro Loco è già saltata la tradizionale Fiera del Latte primaverile e comincia ora a diventare a rischio anche la sagra agostana di San Bartolomeo, che di norma era organizzata prima della fine di maggio.

Ma oltre a questi appuntamenti, l’assenza della Pro Loco potrebbe mettere in crisi anche la Notte Bianca e le altre manifestazioni estive del comune, per cui l’associazione in passato eseguiva tutti i lavori manuali di allestimento e faceva da tramite per le incombenze burocratiche. L’amministrazione si sarebbe già allertata cercando di supplire l’assenza della Pro Loco con il coinvolgimento di altre organizzazioni volontarie, ma tutto è ancora da definire, e il tempo stringe. A queste difficoltà si aggiungono poi le ristrettezze economiche del comune, che complicano ancora di più la vicenda. Il risultato è che a poco più di un mese dalle prime date possibili per le iniziative estive, certezze sul calendario ancora non ci sono.

Inoltre l’affossamento della Pro Loco potrebbe essere una grave pregiudiziale anche per il lavoro dei due gruppi culturali che ad essa si appoggiano, gli Amici della grafica e il Gruppo Poesia. Proprio da loro potrebbe arrivare alla fine la soluzione tampone.

«Se questi gruppi fornissero dei nominativi per il direttivo, allora forse la Pro Loco potrebbe stare in piedi, magari anche solo formalmente - conclude Ganassali -. Qui non ci sono in gioco solo le iniziative del comune di questa estate. Se la Pro Loco chiude i battenti, ricostituirla comporterà tempi lunghi, oltre le difficoltà nel reperire persone. Per questo sarebbe importante formare un direttivo per questi sei mesi, anche solo formale, senza sobbarcarsi organizzazioni operative di alcun evento. Tutto per prendere tempo e andare a confrontarsi di nuovo a gennaio».

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