Casale, l’assessore Peviani a processo

Per un questione di “rimborsi gonfiati”

L’assessore ai lavori pubblici, alla Protezione civile e ai trasporti del comune di Casalpusterlengo Luca Peviani, 42 anni, è stato rinviato a giudizio in tribunale a Lodi per le ipotesi di accusa di falso ideologico e truffa: per l’avvocato difensore Mauro Salvalaglio si tratta «di un enorme equivoco», mentre lo stesso capo d’imputazione riporta che gli importi oggetto del presunto illecito ammontavano a ben 156 euro. La vicenda risale ai mesi di agosto e di settembre del 2007: Peviani, da sempre impegnato nel sociale, è anche vigile del fuoco presso il distaccamento casalino dei vigili del fuoco volontari. Il personale che si fa carico dei turni percepisce un rimborso spese fisso in base alle ore di presenza in caserma, ma anche un ulteriore riconoscimento per le ore trascorse in missione attiva, cioè durante gli interventi di soccorso e per tutto il tempo necessario per uscire dalla caserma, raggiungere il luogo dell'evento e quindi fare ritorno. Questi orari vengono annotati su moduli che, mensilmente, i distaccamenti consegnano al comando provinciale dei vigili del fuoco per determinare le indennità spettanti ai volontari. Nel 2008, durante un controllo a campione, effettuato dai superiori di Peviani incrociando i nominativi degli equipaggi impegnati nelle varie missioni con i moduli presentati dai singoli volontari per i pagamenti, erano emerse delle incongruenze, e Peviani sarebbe stato anche invitato a chiarire perché risultasse impegnato sugli interventi quando, in realtà, la squadra uscita sugli automezzi non comprendeva il suo nominativo. E il volontario avrebbe anche fornito una propria versione, tesa a dimostrare la perfetta buona fede quando i moduli erano stati compilati, firmati e spediti a Lodi. Questo però non aveva bloccato le contestazioni del comando provinciale dei vigili del fuoco, che avevano denunciato Peviani alla procura della Repubblica. E qui la magistratura, fatte le dovute verifiche, aveva chiesto il rinvio a giudizio. L'avvocato, innanzi al gup Andrea Pirola, ha chiesto il proscioglimento. Peviani infatti avrebbe segnalato il suo impegno in missione solamente negli orari nei quali la prima squadra era effettivamente in missione e quindi al personale rimasto in caserma viene richiesto di essere immediatamente operativo per intervenire in caso di ulteriori necessità. Un’interpretazione che evidentemente i vertici dei vigili del fuoco non condividono. Ma l'avvocato Salvalaglio è ottimista. Processo al via il 29 giugno.

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