Casale, in parrocchiale l’ultimo saluto al maestro Aldo Milanesi

Le parole del parroco don Leva: «Ora la nostra città è più povera»

«La sua morte ci rattrista ed è motivo per dire che ora la nostra città è più povera»: oggi, a Casale, nella chiesa parrocchiale dei Santi Bartolomeo e Martino, gremita in occasione dei funerali, il parroco don Pierluigi Leva ha sottolineato da subito il valore culturale del maestro Aldo Milanesi, figura storica della città, mancata venerdì sera a 94 anni, dopo una vita dedicata allo studio, alla conoscenza. «Una scelta che rende liberi è la cultura, il sapere, l’assumere gli strumenti per poter esercitare davanti ai condizionamenti un discernimento, saper distinguere ciò che è vero da ciò che è falso», ha continuato il parroco, evidenziando l’insegnamento primario del maestro Milanesi, di cui fare tesoro. Lo stesso don Leva ha poi ricordato la passione del maestro Aldo per la sua Casale «dove era fra le persone più competenti e rappresentative», il suo amore per il dialetto «come modo di abitare questa terra». E il suo essere credente, «la santa messa delle 8.30, la collaborazione con La Fiaccola».

Classe 1927, il maestro Milanesi lavorò in comune per 18 anni, poi per 26 anni insegnò presso le scuole elementari prima di Melegnano e poi di Casale. L’approfondimento delle radici della cultura della Bassa, del dialetto di Casale, dell’arte, della musica lo impegnarono per tutta la sua esistenza.

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