CASALE Addio a Luigina Borghi, storica barista dell’oratorio

La volontaria si è spenta venerdì scorso a 90 anni

Per 30 anni ha prestato servizio gratuitamente al bar dell’oratorio Casa del giovane. Per questo Luigina Borghi (vedova Quartieri) resta nel cuore di quei giovani, oggi padri e madri di famiglia o adulti che comunque sfoggiano qualche capello bianco, l’indimenticabile “barista”. La volontaria si è spenta venerdì 19 marzo, a 90 anni: da parte delle nipoti e dei familiari, un particolare ringraziamento va al personale del reparto hospice di Casale per le amorevoli cure prestate. I funerali sono fissati per le 15 di oggi, lunedì 22 marzo, presso la chiesa dei Santi Bartolomeo e Martino, la parrocchia per cui Luigina si era sempre spesa, in particolare per l’oratorio. «Il suo lavoro educativo partì a metà degli anni Sessanta, in pratica con l‘inaugurazione del nostro oratorio – racconta l’amico Claudio -: Luigina in particolare gestiva il bar dell’oratorio, sapendo relazionarsi con i giovani, dando consigli, richiamandoli se necessario, svolgendo dunque un ruolo educativo anche; nel 1984 poi la scomparsa improvvisa di suo figlio Sergio in un incidente, la vide accrescere questa sua sensibilità, grazie anche al rapporto con l’allora parroco monsignor Enrico Orsini che volle fortemente continuasse il suo impegno in oratorio.

Luigina, persona di profonda spiritualità, fece del bar dell’oratorio una casa accogliente, un riferimento per i giovani, sui quali esercitava appunto una educativa, giovani che le riservarono poi anche attestati di stima». Non a caso in questi giorni sono in tanti a ricordarla: sono i casalini bambini e giovani fra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi anni Novanta. «Anch’io andavo volentieri al bar dell’oratorio quando c’era lei - rammenta l’amica Marialuisa - e ricordo che mi raccontava che, quando tardava qualche minuto ad aprire, la sera, i ragazzi l’andavano a prendere a casa a controllare che stesse bene e che venisse ad aprire l’oratorio».  Proprio loro, quei bambini e quei ragazzi che oggi, adulti, la ricordano nella preghiera con affetto e profonda gratitudine.

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