Zelo, «hanno ucciso a fucilate la cicogna del campanile»: è una bufala sui social

L’allarme lanciato in questi giorni da un'associazione animalista ma era successo nel 2019

«Stava costruendo il nido per i suoi piccoli facendo avanti e indietro dal campanile dell’oratorio del Comune di Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi. Un’assassino (sic) l’ha freddata in volo con una scarica di pallini esplosi dal suo fucile ad aria compressa. Era una cicogna bianca che in Italia è una specie particolarmente protetta anche da un articolo di legge - art.2 Legge 157/92 - proprio per l’estrema rarità del numero di coppie nidificanti. La cicogna bianca compare anche nell’Appendice II della Convenzione di Berna e nell’Appendice II della Convenzione di Bonn. Ma che ne sanno i cacciatori, i bracconieri, delle convenzioni»: così recita un post pubblicato il 22 settembre scorso da un’associazione animalista del Lazio, che coglie l’occasione per chiedere l’abolizione della caccia. E la notizia è rimbalzata sul gruppo Whatsapp dei genitori dei bambini delle elementari, che peraltro riferiscono che i loro figli sono rimasti scossi dall’aver letto quanto accaduto su Facebook. Peccato che l’episodio risalga all’inizio di luglio del 2019, come fu ampiamente raccontato da «Il Cittadino». Tra l’altro il campanile delle cicogne è quello della frazione Mignete, e non propriamente di Zelo Buon Persico. Qualcuno ha anche scritto al sindaco per chiedergli “di fare un comunicato sulla Sua pagina Facebook e su quella di Zelo, dove il Comune lancia un messaggio forte contro ciò che è successo”. «Era successo negli anni scorsi e le cicogne sono tornate», rassicura il parroco. Peraltro l’esemplare fu abbattuto con un fucile da tiro a segno, e non da caccia, e le autorità si attivarono immediatamente facendo aprire anche un’indagine. Magari uno sguardo fuori dalla finestra, tra la lettura di un social network e di un altro, eviterebbe di scambiare le bufale per cicogne

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