Superbonus, la denuncia: «Ho pagato lo studio ma niente lavori»

A Sordio un nuovo caso dopo i 25 lodigiani convocati dalla Finanza

«Lo scorso anno ho pagato migliaia di euro a un geometra per fare lo studio di fattibilità di un cantiere Superbonus 110 per cento sulla mia villetta, ma poi non ho saputo niente per mesi. E il cantiere non è ancora partito, mentre le scadenze si avvicinano»: a voler raccontare la sua disavventura con le maxi agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica delle abitazioni è un residente di Sordio, dopo aver letto sui giornali che 25 lodigiani erano stati convocati nei mesi scorsi dalla guardia di finanza per assumere informazioni nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla Procura di Napoli sul Consorzio Sgai.

In quell’indagine, resa nota settimana scorsa da un sequestro per 110milioni per il sospetto di fatturazioni già emesse per lavori non ancora iniziati, e crediti fiscali già ceduti a terzi e trasformati in denaro contante per oltre 80 milioni di euro, non risultano però coinvolti gli stessi soggetti imprenditoriali con i quali il sordiese ha avuto a che fare.

«Qualche mese dopo l’incontro con il geometra, che doveva rappresentare il “general contractor”, mi è arrivato per posta elettronica, da un’altra e diversa ditta, un elenco di lavori da compiere sulla mia abitazione, con riferimento a un allegato che però non c’era. A quel punto mi sono rifiutato di controfirmare, ho richiesto piuttosto un’integrazione dettagliata, con un computo metrico, e i miei interlocutori fino a oggi sono spariti. Tra l’altro cercando su Internet ho visto che quell’elenco di lavori previsti somiglia a un “copia e incolla” di missive analoghe ricevute dai clienti di altri “general contractor” che risultano al momento inadempienti. Per me, visto l’avvicinarsi delle scadenze per poter avviare i lavori ed effettuare il primo saldo, almeno con il 30% di opere eseguite, se le cose continuano in questo modo significherà perdere la possibilità di aumentare a costo zero il valore della mia casa per decine di migliaia di euro. Anche il costo dello studio di fattibilità mi era stato promesso che sarebbe stato rimborsato con il credito fiscale. Ma a questo punto non so come andrà a finire». La vicenda, cambiando le ditte coinvolte, somiglia a quella della lodigiana che si era ritrovata anche una fattura già emessa per circa 60mila euro nel suo “cassetto fiscale”. Che l’uomo di Sordio non ha ancora verificato. La lodigiana per tutelarsi aveva ritenuto opportuno sporgere querela alla Finanza , che chiarirà se ci siano stati o meno illeciti. Sgai dal canto proprio attraverso un legale, intervenuti per casi simili, appare intenzionata a stornare quelle fatture “erroneamente” emesse per cantieri non ancora partiti e ha ribadito la propria serietà, ma per alcuni cittadini coinvolti è difficile capire come mai l’iter burocratico sembri andato avanti senza che abbiano visto neppure un muratore nè sia stato firmato un preventivo su misura per gli interventi necessari.

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