GUERRA Sono oltre 100 i bambini ucraini nel Lodigiano, ma a scuola mancano i mediatori linguistici

Il grido di allarme arriva da Eugenio Merli, preside del comprensivo Lodi IV dove sono arrivati dodici minori ucraini: «Non abbiamo visto nessuno»

Dodici bambini ucraini tra i banchi del comprensivo Lodi IV e ancora nessun mediatore linguistico. Il grido di allarme arriva dal preside dell’istituto Eugenio Merli. In provincia di Lodi, complessivamente, i minori ucraini tra i 6 e i 16 anni sono 115 e, al momento, i mediatori linguistici reclutati per il territorio sono quattro. Sono in corso le operazioni di reclutamento.

«Abbiamo 12 alunni ucraini tra Lodi e Crespiatica - spiega il dirigente -, il provveditorato ci dice di far riferimento all’ufficio di piano. Noi abbiamo chiesto un mediatore dove abbiamo almeno due bambini per plesso. Non è tanto, però non abbiamo ancora visto nessuno. Questo è un problema, lo chiediamo almeno per la comprensione orale della lingua».

Al momento, spiega la responsabile dell’ufficio di piano Ilaria Gandini «abbiamo reclutato 4 mediatori, ma il reclutamento è ancora in corso . Ci stiamo organizzando - spiega -, ieri ( martedì , ndr) abbiamo fatto una riunione di coordinamento, una cabina di regia con la referente dei sindaci, la prima cittadina Giovanna Gargioni, il Consorzio servizi alla persona, l’Azienda speciale di Casale e l’Asp di Codogno. Tutte le settimane ci incontriamo per il coordinamento, su richiesta della prefettura. Stiamo attivando due moduli sul web. Ogni privato o associazione che ha risorse da mettere a disposizione ce lo segnala in questa sezione. Intanto i nostri assistenti sociali stanno facendo un’analisi dei bisogni di tutti. Si tratta di 342 persone accolte dai privati più altre 10 nei centri di accoglienza straordinari».

Per quanto riguarda le scuole, spiega la dottoressa Gandini, «gli istituti che hanno fatto richiesta di mediatori culturali sono 7, l’istituto comprensivo di Castiglione, il liceo Novello, il comprensivo Lodi IV che ha chiesto due pacchetti, il comprensivo di Lodi Vecchio, il Lodi II e l’istituto di Mulazzano. Con i fondi a nostra disposizione abbiamo garantito ad ogni scuola 10 ore di mediazione o alfabetizzazione, che potranno essere ripetibili, in base al bisogno. Speriamo che il governo stanzi risorse per i territori, in particolare per far fronte alle richieste. Alcune scuole hanno già avuto un contatto con le nostre consulenti e la cooperativa che gestisce i mediatori, per organizzare il tutto. Si sta cercando di rispondere in tempi celeri, ma le richieste sono tante e arrivano anche dai servizi, quindi è difficile riuscire ad incastrare ogni esigenza».

I minori, in età scolare, dai 6 ai 16 anni, spiega la responsabile dell’ufficio di piano, «ad oggi sono 115. Alcuni però sappiamo che sono in didattica a distanza con i loro professori ucraini - spiega la dottoressa Gandini -. Il quadro sarà più chiaro una volta che i servizi sociali inizieranno i colloqui con le famiglie». Alcune scuole, si sono organizzate con i loro insegnanti interni che sanno anche il russo. Alla media don Milani, per esempio, l’istituto ha attivato una docente di lingue che sa il russo. Le lezioni, invece, vengono seguite dall’alunna ucraina con il tablet collegato alla Lim e sempre aperto sulla pagina di Google traduttore.

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