Distrutto con un petardo a Mulazzano l’albero di Natale fatto dai bambini

Ignobile atto vandalico nella notte della vigilia. La sindaca Silvia Giudici si è recata dai carabinieri a sporgere denuncia: «Un segno di rispetto verso chi lo aveva realizzato»

L’avevano costruito i bambini della primaria insieme alle loro insegnanti. Poi, la notte di Natale, qualche vandalo ha pensato bene di farlo saltare in aria utilizzando un grosso petardo. E poteva avere conseguenze ben peggiori quanto accaduto tra sabato e domenica a Mulazzano, nel piazzale del Comune. Intorno alle 23.30, mentre molti residenti lasciavano la chiesa parrocchiale al termine della classica funzione che accompagna alla mezzanotte, ignoti con materiale esplosivo hanno distrutto l’albero costruito dai bambini con materiale di recupero. Un atto ignobile, «un attentato al bene comune» non esita ad affermare la sindaca Silvia Giudici, recatasi ieri dai carabinieri per sporgere denuncia. «Il primo appello che faccio è quello di denunciare, di segnalare, a chi sa qualcosa, per aiutare nelle indagini – prosegue il primo cittadino –. L’albero era fatto con materiale di riciclo. Quest’anno, non installando le luminarie in segno di solidarietà, avevamo coinvolto in un progetto le scuole, chiedendo agli studenti e alle loro insegnanti di creare addobbi e un albero. Da qui la nascita dello stesso albero con bottiglie di plastica riciclate». Una fortuna che all’esplosione del petardo la struttura non abbia preso fuoco.

Domenica mattina sul posto il sindaco, rappresentanti dell’amministrazione comunale e volontari hanno raccolto ciò che restava e ormai inutilizzabile. Sul posto anche polizia locale e carabinieri che hanno subito preso visione delle immagini delle telecamere per risalire ai colpevoli. «Non potevo non sporgere denuncia, anche in segno di rispetto per questi bambini che tanto si erano impegnati – aggiunge Giudici –. Non è poi il primo episodio in questo periodo che vede beni pubblici danneggiati dai vandali. Ormai sono una decina di giorni che siamo in balia di questi scoppi, non ci si può di certo voltare dall’altra parte e lasciar correre anche questa volta senza fare nulla».

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