Zona arancione, gli strani dati del traffico: è un po’ di più dell’anno scorso

Scuole superiori chiuse e divieto di uscire dal proprio comune: dove vanno i lodigiani?

Altro che lockdown soft e divieto di movimento dal comune di residenza se non per motivi di lavoro, salute o necessità indifferibili: nel Lodigiano si muovono tutti. A certificarlo sono i dati sull’analisi dei flussi di traffico del portale City Analytics di Enel X. In provincia i movimenti registrati l’1 dicembre sono stati +7% rispetto al periodo dal 13 gennaio al 16 febbraio, prima della pandemia, +7% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente (quando la Lombardia era zona rossa) e +114 per cento rispetto al periodo di lockdown dal 22 marzo al 3 maggio.

In più della metà dei comuni del Lodigiano martedì 1 dicembre i movimenti delle persone sono stati superiori addirittura a quelli del periodo precedente all’emergenza epidemiologica dell’inverno scorso, ovvero in 32 territori comunali su 60, tra cui Lodi città. Nel capoluogo la variazione rispetto al martedì della settimana precedente è di solo +5 per cento, ma a confronto con gennaio e febbraio si registra +15 per cento e addirittura rispetto al blocco sociale di marzo e aprile +156 per cento. Codogno fa segnare +3 per cento sulla settimana scorsa, +5 rispetto a inizio anno, e +130 sul lockdown di primavera, Casale -9 su martedì scorso (uno dei pochi dati negativi), +5 sull’inizio dell’anno e +135 sul lockdown, Sant’Angelo rispettivamente +9 per cento, +22 per cento e +129 per cento. Ma i segni più rispetto ai movimenti prima della pandemia sono generalizzati in tutti i comuni, al pari ovviamente di quelli a confronto con il periodo di lockdown, che variano da +50 a +189 per cento (di Orio Litta il valore più alto). Oscillano invece i dati riferiti al confronto con la settimana precedente, ma tutti in un range tra -10 e +15 per cento al massimo. In termini di chilometri percorsi il Lodigiano registra +8 per cento rispetto a 7 giorni prima, lo stesso valore del periodo pre-pandemia, e +118 per cento rispetto al periodo del lockdown di primavera.

Sui valori in rialzo influiscono sicuramente gli spostamenti per lavoro e le necessità collegate al periodo delle imminenti festività, ma al contrario le scuole superiori sono ancora chiuse e in teoria i liberi spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio comune. In teoria.

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