Vizzolo, pochi medici in pronto soccorso

Di notte i chirurghi chiamati per i pazienti Covid e per le urgenze

Pronto soccorso di Vizzolo, boom di pazienti e pochi medici. I professionisti strutturati, infatti, sono 7, mentre dovrebbero essere almeno 12. Per coprire le carenze e i turni diurni, l’Asst di Melegnano ha dovuto ricorrere alla cooperativa.

Ad andarsene, tra i due medici che hanno lasciato, è stato l’ex primario Davide Eusebio. Il suo posto è stato ricoperto da Gianpiero Arosio che però, al momento, ha solo un incarico di facente funzioni.

«Siamo ben consci della situazione che ha, ovviamente, carattere nazionale - fa sapere l’Asst in una nota -. Nel nostro piccolo vi stiamo ponendo rimedio sia in termini strutturali (bandi e concorsi per nuovi medici), sia in termini organizzativi (nuovo Poas). Regione Lombardia, infatti, ha comunicato in questi giorni di aver approvato il nostro Piano di organizzazione aziendale strategico che prevede un’area ad alta intensità medica. La situazione, quindi, è in continua evoluzione e in fase di riorganizzazione. Al momento abbiamo in organico 12 medici di cui 3 in aspettativa e 2 assenti per motivi di varia natura. Anche per questo abbiamo attinto alle cooperative di medici. In questa fase, inoltre, abbiamo coinvolto i dipartimenti di chirurgia ( che hanno aderito con 12 turni , ndr) e medicina ( però i medici internisti in agosto non possono per via delle ferie , ndr), insieme a quello dell’emergenza e urgenza, che stanno fornendo personale medico per dare una mano a coprire i turni. A loro vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. Ogni medico della cooperativa è sempre supportato da un medico strutturato. I codici a maggior gravità, in particolare i codici rossi, sono presi in carico dal medico strutturato».

Gli accessi, nel pronto soccorso di Vizzolo, sono circa 40mila all’anno di cui 10mila pediatrici. Una situazione complicata.

«Appena avremo le autorizzazioni da Parte di Regione Lombardia - commenta l’Asst - potremo procedere con il concorso. Al momento, la regia del servizio è affidata al dottor Arosio, un nostro medico dipendente, individuato come referente, con un’esperienza decennale nell’ambito dell’urgenza».

Ieri mattina si è svolto un concorso per un posto a tempo indeterminato, ma è andato deserto. «Ora - aggiunge l’Asst -, non appena espletate le formalità tecniche/burocratiche, verrà riproposto un nuovo concorso. I medici del turno diurno sono tre (di cui uno della cooperativa) e poi uno di notte, ma in caso di necessità c’è il supporto del chirurgo. Abbiamo sempre, poi, gli specialisti, presenti h24, per le eventuali emergenze e che intervengono nei casi di specifica competenza: (rianimatore, cardiologo, internista, pediatra, ginecologo e altri)».

Il rappresentante dell’intersindacale medica, il professor Gianpiero Benetti, ha fatto sapere di non aver approvato il piano organizzativo aziendale. Nei giorni scorsi, il medico, in seguito alla presentazione da parte dei consiglieri regionali del Pd dei dati sul raddoppio, in 6 mesi, degli episodi di violenza, in pronto soccorso, ha chiesto l’introduzione della guardia giurata h24. n

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