Vizzolo, la firma di un medico lodigiano sul maxi intervento salva-vita

Il chirurgo Sergio Zuffada ha lavorato nell’equipe del Predabissi guidata da Antonio Brunelli

Ha solo 50 anni, un tumore al colon con metastasi plurime al fegato, il chirurgo di Lodi Sergio Zuffada e l’equipe di Vizzolo guidata da Antonio Brunelli gli salvano la vita.

Il delicatissimo intervento di chirurgia epato-biliare eseguito, per la prima volta a Vizzolo, ha visto la collaborazione del reparto interno di oncologia diretto dal medico Andrea De Monte e l’ospedale San Raffaele con il professor Luca Aldrighetti). «Il paziente - spiega il direttore generale dell’Asst di Melegnano Angelo Cordone - era affetto da carcinoma al colon con metastasi plurime al fegato destro. L’intervento, perfettamente riuscito (il paziente ha già ripreso il ciclo di cure chemioterapiche), rappresenta “un esempio concreto di hub and spoke. Un percorso chirurgico, frutto della proficua collaborazione tra i due ospedali, che apre scenari importanti a favore dei pazienti non più obbligati ad affidarsi a strutture lontane da casa». Ossia, spiega ancora il direttore Cordone, «la possibilità di eseguire nella nostra struttura interventi specialistici di alta complessità in totale sicurezza per il paziente attraverso le tecniche più avanzate per una qualità prestazionale elevata». «L’uomo – spiega il chirurgo Zuffada che ha operato il paziente insieme al dottor Marco Catena del San Raffaele – è stato prima sottoposto a 4 cicli di chemioterapia. Successivamente il primo dei due interventi è consistito nell’asportazione, in via laparoscopica, della parte sinistra del colon colpita dal tumore». Durante il primo intervento, durato circa 6 ore, si sono evidenziate numerose metastasi epatiche nella parte destra. Da qui la decisione di una operazione ma con la necessità, prima, di ipertrofizzare la parte sinistra del fegato in modo da poter eseguire l’intervento di asportazione della parte destra. A una settimana dal primo intervento, in collaborazione con il professor Francesco De Cobelli, primario di angioradiologia interventista del San Raffaele, è stata eseguita una embolizzazione portale destra con lo scopo di aumentare il volume del fegato sinistro. A distanza di circa 5 settimane, a metà febbraio 2020, valutata positivamente la crescita dell’emisfero sinistro, il paziente è stato rioperato, questa volta di epatectomia destra anatomica e regolata secondo la tecnica Alpps (Transezione epatica subtotale e legatura portale per epatectomia). Un intervento durato poco meno di 4 ore. Il paziente, dopo un solo giorno in terapia intensiva, è stato riaffidato alle cure del reparto di oncologia per chiudere il ciclo di cure con ottimi risultati. «Si è trattato di una presa in carico del paziente a 360 gradi – annota con soddisfazione Cordone che rinnova i ringraziamenti a tutto il personale sanitario, a partire dagli anestesisti, per «l’elevata professionalità che quotidianamente mettono a disposizione del territorio e dei loro pazienti». n

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