Virus respiratorio dei bimbi, è allarme: sono almeno 14 i casi negli ospedali di Lodi e Vizzolo

I pediatri raccomandano la massima attenzione soprattutto per i più piccoli

Attenzione al virus respiratorio nei bimbi più piccoli. a lanciare l’appello nei giorni scorsi erano stati Chiara Ferragni e Fedez: la loro bimba Vittoria era stata ricoverata proprio per il cosiddetto virus sinciziale. “State attenti - avevano detto -gli ospedali sono pieni”. Avevano ragione loro. «È un virus che c’è sempre stato solo che quest’anno è arrivato in anticipo», aveva detto nei giorni scorsi la primaria di Lodi Roberta Giacchero. Anche la primaria di Vizzolo Paola Bruni lo conferma. «C’è un’esplosione di casi - dice -. L’anno scorso, a causa del lockdown, della chiusura delle scuole e delle restrizioni, il sistema immunitario non si è allenato a difendersi da virus e batteri e quest’anno che le attività sono riprese c’è stata l’esplosione. Soprattutto nei piccolini, quelli sotto un anno e poi sotto i 2, bisogna stare molto attenti».

Il consiglio della pediatra, è di tenere le mascherine quando si allatta, «perché è il momento di maggiore vicinanza con il piccolo. Bisogna, poi, igienizzarsi spesso le mani, soprattutto prima di attaccare il bimbo al seno». I casi, nella pediatria dell’ospedale Maggiore di Lodi, in pochi giorni, dice il direttore sanitario Paolo Bernocchi, sono passati da 2 a 7. Anche a Vizzolo e in tutta l’Asst di Melegnano, la situazione è preoccupante. «Attualmente - spiega la direzione - abbiamo 7 casi a Cernusco e 9 a Melzo, tutti sotto un anno di vita. Un caso ha coinvolto anche un bimbo di 13 giorni appena. Questa settimana, a Cernusco erano ricoverati 9 bimbi con la bronchiolite e altri 9 a Melzo. Un bimbo è stato trasferito anche in terapia intensiva neonatale.

A Vizzolo, invece, si sono registrate 4 bronchioliti, 3 delle quale da virus sinciziale e 3 broncopolmoniti virali con distress respiratorio. Questa settimana anche da Vizzolo è stato inviato un bimbo in terapia intensiva neonatale: ha solo 12 giorni. I pazienti meno gravi, invece, vengono dimessi a domicilio dal pronto soccorso. I posti letto a Vizzolo sono 12, sono pieni, ma li possiamo ampliare fino ad arrivare a 17». Gli ospedali incominciano ad essere sovraffollati e diventa difficile trasferire i piccoli perché mancano i posti. «Ogni stagione si registra una piccola epidemia - spiega la dottoressa Bruni -, la cosa nuova è che si è manifestata prima. L’anno corso i bimbi si erano infettati pochissimo, q uest’anno, invece, i virus e i batteri hanno ripreso alla grande: soprattutto nei primi mesi di vita è importante che i genitori siano protetti, tenere la mascherina quando si è vicini. Nel primo anno di vita, la malattia è pericolosa». Nei bambini sotto l’anno di età e nei primi mesi di vita, infatti, spiega la dottoressa Bruni, il virus sinciziale può provocare bronchiolite, un’infezione delle piccole vie aeree, quindi della parte periferica del polmone. I sintomi del Vrs sono raffreddore, tosse e febbre. Alcuni bambini possono presentare i segni di insufficienza respiratoria: respiro frequente, rientramenti toracici e difficoltà di alimentazione. Non esiste un vaccino efficace contro questo virus. Per alcuni bimbi, come i prematuri, i fragili, i bimbi con problemi cardiaci importanti, è previsto l’uso di anticorpi monoclonali specifici contro la proteina F del virus.

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