VIDARDO Il gallo Carlino canta in cortile, multato il proprietario 83enne

Angelo Boletti costretto a pagare 166 euro dopo le proteste dei vicini

Cantava troppo Carlino e a orari decisamente non graditi. All’alba ovviamente, come tutti i galli, e causando il risveglio di soprassalto tra le 4.30 e le 6 di mezzo quartiere. Risultato? I vicini infuriati protestano e chi lo ospita in giardino, l’83enne Angelo Boletti, che vive in una villetta di via Madre Teresa di Calcutta, arriva una multa di 166,66 euro da parte della polizia locale. Ufficialmente per la violazione dell’articolo 16 comma 6 del regolamento di polizia urbana, perché ospitava sul suo terreno animali domestici senza rispettare la distanza minima di dieci metri dalle abitazioni vicine. Il protagonista inconsapevole del conflitto, il gallo Carlino, oggi è già tornato a casa sua e ha lasciato l’abitazione dove era ospitato in via temporanea, accolto per le vacanze del proprietario; l’83enne invece è infuriato e ha fatto diverse copie del verbale per diffonderlo nel quartiere e nei bar.

«Io sono senza parole, che bisogno c’era?», scuote la testa il signor Boletti, seduto sul dondolo sotto il portico di casa, circondato dalle carte di esposti e segnalazioni che ha fatto su altri temi al Comune. «Carlino ha vissuto qui con me 10 anni, 10 anni che sono stati di difficile convivenza con i vicini che si sono sempre lamentati del suo canto, alla mattina e alla sera - racconta l’uomo - e alla fine ho deciso di darlo via, a un amico, che quest’anno mi ha chiesto di riprenderlo con me per 20 giorni mentre era in vacanza. Gli ho risposto: che problema c’è? L’ho portato a casa e l’ho messo in gabbia in giardino, dietro l’abitazione». I problemi invece ci sono stati eccome e a fargli visita è arrivato, per un sopralluogo, l’agente di polizia locale. «Potevano informarmi prima della distanza, io non avevo capito - protesta l’uomo - : mi ha detto che posso fare ricorso, ma dove vado a 83 anni? Non mi fermerò qui: mi rivolgerò alla Questura, alla Prefettura, a tutti. Anche perché ho fatto altre segnalazioni al Comune, sul taglio delle siepi dei privati e sui parcheggi irregolari che non hanno ricevuto risposta».

«Siamo stati costretti ad agire in questo modo - spiega invece il sindaco di Vidardo, Emma Perfetti - : abbiamo applicato il regolamento comunale di polizia urbana, a fronte di numerose lamentele da parte dei vicini. Il primo sopralluogo da parte della polizia locale risale a inizio luglio, quando è stata contestato all’uomo che non poteva tenere il gallo perché non ottemperava alla distanza dei 10 metri. L’uomo ha detto che sarebbe stato lì solo 20 giorni e l’agente di polizia locale, a fronte di numerose altre segnalazioni, è intervenuto di nuovo ben oltre quei 20 giorni ed è stato applicato il regolamento. Non è possibile svegliare mezzo quartiere alle 4.30 del mattino».

Il sindaco ha ricordato poi che ci sono stati altri problemi, per altri animali, le api in particolare. «All’epoca ricevemmo un esposto firmato da 30 cittadini per la presenza di arnie con le api appese alle recinzioni e sei/sette segnalazioni finite al pronto soccorso per le punture: dovettero intervenire Asl e carabinieri. Altri hanno galline in paese, ma non ci sono questi problemi».

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