Viabilità, polemiche a Santo Stefano

Addio alla nuova strada: Regione Lombardia revoca un milione 80mila euro di finanziamento per realizzare la tangenziale di Santo Stefano, indispensabile per sollevare la strada del Chiavicone dal traffico sulla direttrice Cremona-Piacenza. Regione Lombardia ha comunicato nei giorni scorsi di aver proceduto con decreto alla revoca del finanziamento di un milione 80 mila euro per la realizzazione della nuova strada di collegamento tra la provinciale 116 e la provinciale 145, una tangenziale di Santo Stefano che avrebbe consentito di dirottare il traffico della direttrice Cremona-Piacenza fuori dall’abitato di località Chiavicone, dove oggi invece passa come strada obbligata. Dopo una proroga, la Regione ha revocato il finanziamento per la mancanza di garanzie da parte della Provincia di Lodi sulla copertura finanziaria di propria competenza, circa 600 mila euro di compartecipazione. Il progetto di una tangenziale per Santo Stefano era già stato previsto dall’allora giunta provinciale Felissari, che l’aveva inserita nello schema viabilistico della Bassa e aveva trovato anche una parte delle risorse necessarie. La nuova amministrazione provinciale di centrodestra aveva poi spostato quelle risorse su altre partite, ma al tempo stesso si era impegnata a cercare finanziamenti nei bandi di Regione Lombardia. «Per mesi i tecnici della Provincia hanno lavorato al progetto, e con l’occasione di un nuovo bando per le opere pubbliche, la Provincia di Lodi era riuscita a ottenere un finanziamento da un milione 80 mila euro a cui avrebbe dovuto compartecipare con circa 600mila euro - spiega il sindaco di Santo Stefano Massimiliano Lodigiani -. Dal punto di vista tecnico la Provincia è stata ineccepibile perché ha partecipato e vinto il bando con un progetto specifico. Dal punto di vista finanziario invece, dopo le promesse, non si è più attivata». Responsabilità e polemica, Massimiliano Lodigiani è un fiume in piena, non le manda a dire nonostante la vicinanza politica fa nomi e cognomi di chi ritiene responsabile della perdita di un milione di euro per il territorio. «La Regione ha fatto presente più di una volta alla Provincia di Lodi e al Comune di Santo Stefano che mancava la garanzia di compartecipazione all’opera e chiedeva lo stanziamento necessario da parte della Provincia - racconta il primo cittadino -. Qualcuno però in Provincia ha pensato più alle poltrone che ai progetti importanti per il territorio. Alla fine dell’anno era chiaro che si era arrivati al dunque e che dovevamo dimostrare di essere pronti, invece il presidente Pietro Foroni e l’assessore Cristiano Devecchi pensavano più ai loro nuovi posti da occupare, e così ci siamo ritrovati con la revoca del finanziamento». Il problema, tiene a sottolineare Lodigiani, non è di tagli o di casse vuote, ma delle scelte fatte e della scarsa attenzione all’opera. «Capisco le difficoltà economiche - prosegue Lodigiani -. Ma qui c’era più di un milione di euro di finanziamento che sarebbe servito per sistemare la viabilità della Bassa, e invece di trovare le risorse come promesso, si è deciso di impegnare i residui su partite secondarie. Il territorio ha perso un sacco di soldi e la possibilità di lavoro. E in più con che faccia si potrà partecipare a nuovi bandi regionali per questa opera in futuro?». Lodigiani, deluso e amareggiato, promette ora di guardare soltanto alla propria comunità locale. «La strada del Chiavicone è stata rifatta interamente due anni fa con una spesa di 200mila euro, e oggi si sta rompendo tutta - precisa il sindaco -. I residenti di località Chiavicone non ne possono più, di mattina e di sera negli orari di punta, di sopportare i flussi di traffico. E visto che quella strada è comunale, dopo Pasqua ne trarrò le conseguenze». Conseguenze che sembrano preannunciare una chiusura dell’arteria, una scelta che rischia di mettere in ginocchio il traffico della Bassa. «I cittadini di Maleo diretti a Piacenza potranno andare a Cremona, e sapranno di dover ringraziare il loro sindaco Pietro Foroni - conclude Lodigiani -. Altrimenti si andrà sullo snodo di Codogno già oggi intasato, non lo so. Io so solo che devo difendere i miei cittadini. Avevamo la possibilità di risolvere il problema del traffico in tutta la Bassa, ma Foroni e Devecchi l’hanno lasciata cadere. Adesso non si può più pensare che l’amministrazione di Santo Stefano si debba far carico da sola di un problema territoriale di questa portata».

Andrea Bagatta

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