Via libera al bilancio delle lacrime

Per far quadrare i conti l’amministrazione Crespi aumenta l’addizionale Irpef alla maggior parte

dei contribuenti. Il sindaco: «Una scelta obbligata»

È arrivato lunedì sera poco dopo le 23 il voto definitivo sul bilancio di previsione per l’anno 2014 del Comune di Sant’Angelo. Un bilancio da “lacrime e sangue”, che prevede il taglio delle spese e che trova il pareggio soltanto con l’aumento della pressione fiscale, a iniziare dall’addizionale comunale Irpef. Addizionale che cresce per tutti gli scaglioni di reddito eccezion fatta per la fascia di esenzione da 0 a 10mila euro. Il documento economico di palazzo Delmati ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza che sostiene il sindaco Domenico Crespi, mentre hanno votato contro i rappresentanti dei gruppi di minoranza.

Il bilancio di previsione, che arriva a metà anno proprio a seguito dell’incertezza normativa e delle difficoltà contabili, trova l’equilibrio tra entrate e spese a circa 18 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2013. Il dato più significativo è l’aumento dell’Irpef per la stragrande maggioranza dei santangiolini. È stato lo stesso sindaco Crespi a parlare di «un bilancio con le lacrime e con poche proposte, ma francamente non si poteva fare di più». Nel 2014 «ci sarà da soffrire per assicurare i servizi», ha aggiunto, prima di affidarsi nell’imminenza del Luglio Cabriniano «alla Madre Cabrini». Il “Crespi pensiero”, in sintesi, è che a fronte dei continui tagli statali, il Comune è stato obbligato ad aumentare le tasse per garantire i servizi essenziali.

Dure le opposizioni, a partire da Luisella Lunghi di Sant’AngeloViva. «Il sindaco parlando in commissione aveva detto che dentro questo bilancio non c’è niente, spiace dovergli dare ragione - ha affermato - occorre cambiare passo e prendere davvero in mano la situazione, cercando di affrontare i problemi in maniera più collegiale». Rosita Sali (Sant’Angelo Nostra), ha parlato di «un documento vuoto». «Oggi non è più sufficiente far quadrare i conti - ha aggiunto - l’amministrazione comunale batte cassa a destra e a manca, non ha idee concrete e la fascia media della popolazione si ritrova ancora una volta a dover pagare senza avere in cambio i servizi».

Maurizio Villa, capogruppo della Lega nord, ha commentato ironicamente le parole di Crespi (che si era detto sinceramente dispiaciuto per l’aumento dell’addizionale comunale Irpef), sottolineando che «questa sera (lunedì per chi legge, ndr) sembra di partecipare al funerale dell’amministrazione comunale. Oggi ci ritroviamo con più tasse e meno servizi». Domenico Beccaria (Un ponte per unire) ha invece richiamato la maggioranza ad avere più attenzione per la sicurezza dei cittadini, comparto sul quale a detta di Beccaria si investe troppo poco.

Per contro, il capogruppo di maggioranza Roberto Milani (in sostituzione dell’assente Ezio Rana) ha difeso le scelte della giunta Crespi, indicando che i sacrifici odierni servono per mantenere virtuoso il Comune. Lo stesso Crespi ha rivendicato quanto fatto negli anni scorsi (il rigore delle politiche di bilancio è uno dei suoi cavalli di battaglia), ammettendo però che «le “cicale” (i comuni spendaccioni, ndr) alla fine sono state premiate».

© RIPRODUZIONE RISERVATA