«Via Emilia crocevia dello spaccio»

«Attenzione: il Sudmilano e la via Emilia stanno diventando un sempre importante crocevia di spaccio». L’allarme si alza da Don Mario Sozzi, braccio destro di Don Chino Pezzoli, a capo della fondazione “Promozione e solidarietà umana”, con alle spalle un impegno di oltre 30 anni a fianco dei tossicodipendenti.

L’attività dall’alto valore solidale è partita proprio da questo tratto di hinterland e ancora oggi, che conta su una rete di comunità diffuse in Italia, ha come quartier generale il centro d’ascolto di via Crociate. Un faro che resta acceso per chi vuol dire “basta”.

«La situazione rimane di emergenza - prosegue Don Mario -: basti pensare che tra il mese dicembre e questa prima settimana di gennaio abbiamo avuto una ventina di ricoveri, tra cui anche professionisti, molti dei quali provengono da altre località, ma raggiungevano il nostro territorio, a San Donato e a San Giuliano, per comprare la cocaina».

Tra i punti sensibili, in base alle rivelazioni di chi ha deciso di uscire dal tunnel, vengono citate le pensiline degli autobus lungo la via Emilia, piuttosto che la fermata della Mm3 a San Donato: punti strategici di intenso traffico, dove in base a quanto emerge i pusher danno appuntamento ai consumatori di stupefacenti, che si presentano puntuali con banconote alla mano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA