Urbanistica, futuro bloccato da 13 paesi

Nel Lodigiano ci sono ancora 13 Comuni “fuorilegge”, sono quelli che non hanno ancora pronto il Piano di governo del territorio. Il documento deve essere consegnato alla Provincia di Lodi, il suo compito è quello di “disegnare” il futuro urbanistico dei diversi paesi e delle città. Su 61 Comuni, 41 hanno già pubblicato il provvedimento sul bollettino regionale, in questo modo il Pgt è considerato vigente, altri 7 l’hanno adottato, mentre tutti gli altri non hanno ancora concluso il procedimento (dati forniti dalla Provincia di Lodi, aggiornati al 31 dicembre 2012).

A palazzo San Cristoforo è il settore dell’urbanistica che si occupa del monitoraggio sui Pgt, adattandoli al Ptcp, il Piano territoriale di coordinamento provinciale. L’assessore Nancy Capezzera sottolinea che il confronto tra enti è costante, soprattutto in caso di variazioni richieste dai Comuni.

«A gennaio saranno presentati altri due Pgt - spiega -, il limite previsto era dicembre ma già a settembre Regione Lombardia si era detta disponibile a una proroga fino a giugno 2013, poi è subentrata la nuova giunta e si vedrà. Credo sia necessaria una maggiore attenzione alla peculiarità dei diversi territori». L’iter per stilare il Pgt è piuttosto complesso, ecco perché i tecnici della Provincia si siedono al tavolo con i Comuni. «Fino al 2009 e all’inizio del 2010 c’è stata una buona collaborazione con la Regione - aggiunge la Capezzera -. C’era una serie di errori cartografici da mettere a posto, era meglio riaprire le osservazioni al Ptcp perché era stato fatto di corsa in vista delle elezioni. A quel punto è nato anche il piano strategico delle Terre d’Oltre Adda, anticipando i tempi. Successivamente, dopo le elezioni regionali, con l’assessore Belotti c’è stato un solo incontro, questo, oltre al fatto che avevamo un solo dirigente per il settore dell’urbanistica e dell’ambiente, ha ritardato i procedimenti. Il Ptcp però non si è mai fermato, abbiamo autorizzato e concordato con le amministrazioni (tra cui Lodi, Lodi Vecchio e Codogno) le diverse variazioni, senza far prevalere nessuna ideologia politica ma facendo solo l’interesse dei Comuni».

Intanto Regione Lombardia ha dato il via libera a nuove disposizioni per coloro che non hanno approvato il Pgt entro i tempi previsti. Scatteranno dei vincoli molto stringenti sugli interventi di natura urbanistica.

Nei Comuni che entro la fine dell’anno non hanno approvato il Pgt, dal 1 gennaio 2013 e fino all’approvazione di questo documento, non sono attivabili gli interventi in deroga previsti dal cosiddetto “piano casa regionale”, fatti salvi i piani attuativi già approvati e convenzionati, le istanze di permesso di costruire e le denunce di inizio attività presentate entro il 31 dicembre 2012. Questa disposizione, per i Comuni terremotati e in dissesto finanziario, troverà applicazione dal 1 gennaio 2014.

Restano possibili interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria nei centri storici, ma non gli interventi di risanamento conservativo (demolizione e ricostruzione), mentre viene vietata ogni nuova edificazione sulle aree vincolate dal piano regolatore generale decaduto.

Secondo i calcoli di Legambiente su 1546 Comuni lombardi sono ancora 393 le amministrazioni che potrebbero essere fuorilegge entro la fine dell’anno.

Sono invece 204 i comuni che hanno almeno adottato il Pgt, per loro è stata discussa al Pirellone una norma che prevede una proroga di 6 mesi nel 2013 per l’approvazione definitiva del piano.

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