Università, saccheggiato il campus

L’università a Lodi non c’è ancora ma intanto una delle prime strutture realizzate, la “casa dello studente” di cascina Codazza, resta vuota e viene fatta a pezzi dai ladri. Finora sono state rubate solamente le grondaie di rame, per la precisione limitatamente alla sezione più bassa, lunga circa un paio di metri, che si innesta nel terreno. Dapprima, nei mesi scorsi, erano sparite le tubazioni esterne, più recentemente invece qualcuno si è spinto fin nel cortile, all’interno, e ha proseguito nell’opera. i tubi che salgono sul tetto e i canali sembra siano ancora al loro posto, assicurano dal Cidis, Consorzio interuniversitario per la gestione degli interventi per il diritto allo studio, e non si registrerebbero altri danni. Ma dopo il primo furto è stato comunque attivato un servizio di ronde di vigilanza periodiche. Anche perché, in una struttura che conta anche 50 camere, da destinare agli studenti, qualcuno potrebbe pensare di andare a cercare altro, magari infissi, sanitari, rubinetteria o parti di impianto elettrico. Ormai più di un anno fa, proprio per evitare che la cascina ristrutturata con denaro pubblico e abbandonata finisse preda dei ladri o più semplicemente vittima dei danni legati all’abbandono, si era pensato di trasferire qui, provvisoriamente, il dipartimento di veterinaria dell’Asl. In attesa di certezze, riguardo a risorse e tempi, per il trasloco a Lodi della facoltà di veterinaria, alla Codazza arriveranno per ora gomiti in plastica al posto dei canali rubati.

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