Unilever pronta a cedere Pozzilli: Casale respira

Il polo lodigiano resterà l’unico stabilimento del gruppo in Italia per la produzione di detersivi

Unilever va verso la cessione dello stabilimento di Pozzilli, Casalpusterlengo resterà l’unico sito produttivo italiano per i detersivi della multinazionale. La procedura di vendita è già in fase avanzata, anche se i sindacati molisani sono divisi sulla possibilità di riconvertire la fabbrica del Centro-Italia, e dunque i tempi potrebbero essere ancora lunghi.

Nei giorni scorsi la multinazionale anglo-olandese ha comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico l’andamento della procedura per la cessione dello stabilimento di Pozzilli in Molise, dove lavorano 170 addetti. Sono state sette le proposte di reindustrializzazione arrivate a Unilever, e tra quelle ne sono state selezionate due, entrambe nel settore del riciclo della plastica, entrambe che garantirebbero la tenuta dei livelli occupazionali, priorità per i sindacati, ma anche per il Ministero e di conseguenza per la stessa multinazionale. I sindacati sono divisi tra quelli che guardano con attenzione e di buon occhio la possibilità di una riconversione della fabbrica e chi invece ancora fa ostruzionismo (la Cisal). Dunque, prima di arrivare a conclusione, i tempi per la procedura possono essere ancora molto lunghi.

La scelta di cedere Pozzilli ha ricadute dirette su Casalpusterlengo, perché l’Italia è l’ultimo Paese europeo dove sono rimaste in funzione due fabbriche entrambe dedicate alla stessa linea di produzione, quella dei detergenti. Dunque, nel piano di revisione del network europeo di Unilever l’obiettivo era arrivare ad avere un solo sito produttivo per i detersivi. La scelta sembra essere ricaduta sullo stabilimento di Casalpusterlengo, e una parte delle produzioni molisane potrebbero anche arrivare nel Lodigiano, quindi con una prospettiva di crescita dei volumi. Anche se non tutte, visto che alcune sono già destinate a fabbriche estere della multinazionale.

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