Una festa per 50mila,

Lodi scende in piazza

per la “Notte bianca”

Alle tre del mattino, per le strade del centro di Lodi, si riconoscono i segni tipici delle feste riuscire quando si avviano alla fine: un po’ di sedie in disordine, qualcuno di buona volontà che inizia rassettare, mentre gli ultimi cocciuti festaioli insistono a voler ballare. Sono ancora in molti, quando la notte scivola verso l’alba, a girare per le vie del centro felici di aver potuto vivere la loro città in questa Notte bianca scorsa via veloce come non mai, in una rassegna continua di eventi, cose da fare, da guardare da ascoltare.

La grande festa del centro di Lodi è cominciata poco prima del tramonto, alle nove, con la musica del concerto, all’Incoronata, del coro Barbarossa. Nel frattempo in piazza Castello, in città bassa, tra le vie della Maddalena e oltre i ponte, in via Cavallotti, le trattorie e i bar allestivano i loro tavolini per la cena dei primi visitatori: il profumo di carne alla brace riempiva la strada, insieme a quello di dolci siciliani e a quello della cucina dell’Arci Ghezzi di via Maddalena, dove si è fatta festa con il liscio fino a tardi. Una musica che si confondeva con rumore di bonghi dei Tam Tam d’Afrique (in via Vistarini) e con la musica leggera del complesso di fronte al Nuovo Bar Lodino.

Man mano che le lancette scorrevano sull’orologio era la musica e a fare da padrona e a rimpiazzare, nel programma, gli appuntamenti a base di cibo (più di venti), nelle vie del centro fra concerti, ritrovi per ballare (tango, liscio o latino americano) e angoli per il karaoke. Ad attirare forse più publico i due grandi concerti in piazza di Daniele Ronda, che dopo aver raggiunto il successo come autore di brani cantati da Nek, ha deciso cantare in prima persona, e quello dell’ex frontman dei Modena City Ramblers, Cisco. A pochi passi, in via Cavour, la Tavazzano circus band, ha portato in scena uno spettacolo trascinante, fatto di luce, musica popolare, ironia e sapienza musicale.

Piazza Mercato, invece, per più di tre ore è stata lo scenario ideale per l’esibizione degli Angar C, tribute band dei Nomadi che ha cantato le canzoni dei suoi beniamini concludendo con una toccante “Goodbye”. Scendendo verso il fiume (dove intorno a mezzanotte i fuochi d’artificio hanno colorato il cielo), lungo corso Umberto, corso Adda (brulicante di tavolini e luoghi di assaggio, dal Raviolo d’Oro alla gastronomia di Antonio e Fabrizio) e piazzale Barzaghi si incontrava ancora musica con i Minniti band (gruppo guidato da un’ ottima voce femminile), la Swing band dei corsi civici di Milano, il Gianni Cazzola quintetto Jazz, il Mylay-Spissa, la Gente in comune, band rigorosamente formata da amministratori locali e la musica di Daniela in via Borgo Adda. Oltre il ponte i Fra Pack, cover band dei Negrita, si è esibita per i più giovani.

Dal lato opposto del centro, davanti al Calicantus era stato allestito uno spazio per il ballo latino americano e, in piazza Zaninelli, l’esibizione dei Mustang, ha portato il pubblico agli anni ’60; in corso Roma, all’altezza di via Legnano, i Noche latina hanno fatto ballare a ritmo di salsa e merengue.

A San Lorenzo, invece, c’era il liscio, con Tony Ligorio, e, poco oltre, in via San Martino, la musica del Barbara Boffelli quartet, in corso Archinti, il tango della scuola Duende. In viale Pavia, il tango con la Scuola d’arte e diletto. Per i più audaci, in piazza Castello c’era lo spazio Protagonismo, dove dedicarsi al karaoke; in viale Dalmazia l’esibizione dei gruppi rock lodiagiani. A chiudere, dopo mezzanotte, in piazza Matteotti, i People from Ibiza.

I giardini sono stati al centro di esibizioni sportive che hanno attirato un numeroso e divertito pubblico, da Hinomaru karate, al Wrestling della ICW, al judo della Sinergy all sport, sino al Karatedo shotokan di Lodi.

Decine, le altre manifestazioni, più o meno collaterali alla notte, organizzate da esercenti, locali, e bar (dall’Erbolario che offriva campioni dei suoi prodotti, al nuovo bar l’Enografo, che aveva preparato un menù speciale, sino all’enoteca De Toma che proponeva assaggi e degustazioni, dallo spazio realizzato dal negozio Bata di corso Vittorio in collaborazione con radio Viva Fm, sino al concerto dei Bujaka seguito da indiavolato dj set al Bar 5) a cui si sono accompagnati più di 40 stand, lungo il secondo tratto di corso Roma, della Confartigiato.

Una notte riuscita dunque. Anche gli amministratori non nascondono la loro soddisfazione: «Si tratta di un successo ampio, diffuso, che consolida il rilancio della città e ha allargato il successo a zone meno coinvolte dalle altre edizioni come via Marsala o la seconda parte di corso Roma» dice l’assessore alle attività produttive Simone Uggetti. I visitatori del centro risulta a un primo calcolo siano stati più di 50mila, in linea con l’edizione precedente. «La città si è dimostrata ordinata, festosa, tanto che ormai non temiamo più la concorrenza di altre città limitrofe - commenta a margine l’assessore alla cultura Andrea Ferrari - un successo riuscito anche grazie all’impegno di vigili e forze dell’ordine e volontari, e alla preziosa collaborazione con la Wasken Boys».

© RIPRODUZIONE RISERVATA