Una distesa di letame blocca la bonifica di Ca’ del Lambro

Una brutta sorpresa a Mediglia aspettava i tecnici di Arpa e Città Metropolitana

Dovevano iniziare la settimana scorsa, il 16 novembre, i nuovi prelievi a Ca’ del Lambro di Mediglia per misurare la presenza di diossine e lo stato di contaminazione di suolo e falda acquifera. Ma quando i tecnici sono arrivati sul posto, hanno trovato liquame sparso su tutta l’area. Un fiume nero che ha costretto gli specialisti della società incaricata a sospendere l’intervento previsto e agli addetti di Città Metropolitana e Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) di posticipare a data da destinare il sopralluogo.

Una situazione surreale, che potrebbe costare caro all’agricoltore proprietario del fondo, a seguito della segnalazione ai carabinieri della tenenza di San Giuliano che valuteranno se procedere alla denuncia penale. «Il Comune - spiega il sindaco Paolo Bianchi - aveva preso possesso dell’area il 30 ottobre. E appunto il 16 avrebbero dovuto iniziare gli assaggi con i prelievi come concordato con Regione Lombardia e Città metropolitana». Qualcosa, tuttavia, è andato storto. La polizia locale, a seguito di alcune segnalazioni pervenute, ha scoperto che l’intera area era cosparsa di letame. Ed è così che l’hanno trovata gli addetti dell’ufficio tecnico, dell’Arpa, della Regione, della città metropolitana e dell’azienda incaricata di svolgere carotaggi il 16 ottobre, giorno di avvio delle analisi sul campo. Analisi che sono state sospese.

«Ci si è trovati davanti all’ennesima sorpresa, con i campi concimati dal proprietario dei terreni che rendeva impossibile l’accesso per la presenza dei fluidi organici - illustra il primo cittadino -. Abbiamo sospeso temporaneamente l’intervento, cercando di pulire l’area con l’aiuto di pale meccaniche per rimediare all’ennesimo scempio compiuto. Mercoledì 18 novembre, le squadre hanno potuto entrare e valutare lo stato dei terreni. Mi dicono i tecnici che fortunatamente lo spandimento dei liquami non ha compromesso i piezometri che erano installati e quindi non sarà necessaria la sostituzione. Voglio ringraziare il nostro ufficio tecnico e i professionisti che eseguiranno i carotaggi per la loro presenza sul posto, nonostante una condizione di difficoltà oggettiva». Con lo studio legale che l’assiste, l’amministrazione comune sta valutando come procedere e se chiedere il sequestro definitivo dell’area per portare a termine i lavori previsti. Nel frattempo sono stati informati i carabinieri. «Siamo arrivati quasi alla fine di questo percorso per la bonifica di Ca’ del Lambro, quindi non possiamo accettare che si pongano degli ostacoli - conclude il sindaco -. Gli avvocati ci consiglieranno su come muoverci, parallelamente all’azione dei carabinieri a cui è stata inviata tutta la documentazione».

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