Un piano da 102 milioni, per rifare i quattro ospedali del Lodigiano

Malattie infettive a Lodi, l’hospice e la radioterapia a Codogno

Un piano da oltre 102milioni per i 4 ospedali del Lodigiano. Quasi i fondi che basterebbero per costruire un nuovo maxi presidio ospedaliero, magari ai confini del capoluogo, visto che il nosocomio di Lodi è soffocato dalle continue ristrutturazioni che portano ogni volta a guadagnare un centimetro cubo in più. Un progetto dell’Asst che, in alcune scelte, è magari di buon senso e che riporta in auge richieste sollecitate da tempo anche dai clinici, ma la cifra da capogiro porta a interrogarsi sulla modalità con la quale, negli anni, sono stati impiegati in sanità i soldi pubblici. Sono stati fatti investimenti che ora si giudicano sbagliati e sono da rifare. Ma tant’è. Il piano dei fondi straordinari per l’edilizia ospedaliera con i possibili interventi da realizzare, finanziati e richiesti per ben 102milioni e 856mila 600 euro, finito nelle mani della redazione, mostra un elenco di 19 interventi: 10 a Lodi, e 3 per ciascun presidio periferico.

Trasloco degli infettivi

Tra le opere più salienti c’è la realizzazione, a Lodi, del nuovo reparto di malattie infettive da 15 posti letto, attualmente ubicato a Sant’Angelo. Il costo dell’intervento ammonta a 350mila euro per posto letto, per un totale quindi di 5milioni e 250mila euro. Il reparto degli infettivi era stato collocato al Delmati, secondo il vecchio piano Belloli del 1988, per rispondere alla richiesta di ricovero per i pazienti affetti da Aids. Il finanziamento per questo reparto era stato di 10milioni. Per anni l’ex primario Marco Tinelli ha spinto per il trasferimento dell’unità operativa a Lodi. Adesso il progetto è lì, nero su bianco, in attesa di essere approvato. E i soldi spesi prima?

Radioterapia a Codogno

Il secondo grande intervento riguarda il nuovo reparto di radioterapia a Codogno, con la costruzione di due bunker. Un intervento questo da 12milioni di euro. La radioterapia di Casale, le cui apparecchiature sono da rinnovare, era stato pensato a Casale, sempre dall’ex direttore Andrea Belloli che aveva previsto di costituire nel presidio della Bassa, dove era presente anche la rianimazione, il maxi polo oncologico. L’intervento, realizzato poi, durante la direzione Spaggiari, era costato almeno 7milioni di euro.

Cure palliative a Sant’Angelo

Il terzo grande intervento riguarda l’ospedale di Sant’Angelo e la realizzazione dell’unità di degenza di cure palliative, attualmente ubicato a Casale. Il servizio si estenderà su una superficie di 1320 metri quadrati e costerà 3milioni e 300mila euro. A Casale sarà realizzata, secondo i progetti, con un investimento di 875mila euro, “l’area operativa del centro servizi per la gestione delle attività di presa in carico”. Sempre a Casale, è previsto un investimento di 14milioni e 250mila euro per “l’umanizzazione dei reparti di degenza e dei servizi” e di 2milioni e mezzo per l’adeguamento anti incendio. In totale, sul presidio di Casale, l’Asst intende stanziare 17milioni e 625mila euro.

Altri interventi

All’ospedale di Lodi, inoltre, sono in programma le umanizzazioni delle degenze per 6milioni e 250mila euro, la revisione dell’area interventistica vascolare e l’integrazione con l’elettrofisiologia (3milioni e 500mila euro). La logistica unificata dei farmaci e dei beni economali con l’automazione dei processi richiede 10milioni e 200mila euro. In arrivo, inoltre, lavori sul settore della salute mentale e della neuropsichiatria infantile. A Codogno è in previsione l’ampliamento della radiologia (300mila euro) e la revisione delle degenze e dei poliambulatori per 11milioni e 150mila euro. A Sant’Angelo, il Sert sarà portato in ospedale (750mila euro) ed è previsto il rifacimento delle degenze per 8milioni e 250mila euro.

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