Un maxi avanzo di 4,8 milioni: ecco il tesoretto del Broletto

La giunta: «Una corretta gestione dei conti»

4 milioni e 800mila euro di avanzo disponibile: questo il dato più evidente che emerge dal rendiconto generale del comune per l’esercizio finanziario 2019. Il rendiconto per l’assessore al bilancio Angelo Sichel dimostra «risultati positivi, anche con margini di miglioramento», anche grazie al «miglioramento vistoso sotto il profilo dei residui, con l’ottimizzazione dei pagamenti, scesi sotto i 30 giorni». Non deve quindi spaventare, secondo Sichel, l’elevatezza dell’avanzo: «L’avanzo del 2018 è stato restituito alla città sotto forma di opere e servizi». «Se si evita di leggere asetticamente i numeri, emergono le azioni concrete attuate e che oggi possono essere tastate con mano - ha commentato Eleonora Ferri (Lega) -. È migliorata la gestione economica dell’ente: questo è reso evidente dai tempi medi di pagamento, oltre che dalla capacità di incassare tramite il recupero crediti. Dell’avanzo di amministrazione del 2018, il 93% è stato di fatto impegnato nel comparto degli investimenti». Per Ferri, inoltre, l’avanzo «può considerarsi salvifico in funzione degli ammanchi che andremo a registrare nel bilancio 2020», a causa della pandemia. Sulla stessa linea l’intervento di Giuseppe Corbellini, di Marco Pavese (entrambi Maggi per Lodi) e di Elisa Gualteri (Fratelli d’Italia): «Il dato non è dovuto dall’inerzia dell’amministrazione e ciò si evince dalla parte corrente: abbiamo speso il 95 per cento dell’impegnato». Fortemente critiche le opposizioni, che hanno accusato l’amministrazione di scarsa chiarezza nella presentazione dei numeri e di assenza di progettualità: «Come si è creato questo avanzo - ha chiesto Massimo Casiraghi (Movimento 5 Stelle) -, che rappresenta il 10 per cento del bilancio? Dove il comune non è riuscito a spendere?». «Paghiamo sempre meglio ma incassiamo sempre peggio - ha commentato Carlo Gendarini (Gendarini sindaco) -. Mi dispiace che non siamo riusciti neanche quest’anno ad avere la Ferrabini, e il sottopassaggio di via Nino Dall’Oro». Il rendiconto per Andrea Furegato (Pd) «smentisce seccamente le vostre (della giunta, ndr) promesse. Il centrodestra che prometteva tagli di tasse e tariffe produce l’avanzo di amministrazione più alto della storia della città». Sulla stessa linea Simone Piacentini (Pd): «Chiediamo di più ai cittadini per poi non reinvestire in servizi». L’avanzo, per Francesco Milanesi (Lodi civica) «fa sicuramente comodo per le sfide che abbiamo davanti ma denota una scarsa capacità di centrare gli obiettivi». «La mancanza di chiarezza sui numeri vi aiuta a distoglierci dalle vostre mancanze», ha dichiarato Luca Degano (M5S). «Il prospetto è quello allegato nei documenti ricevuti - ha risposto Sichel -. L’avanzo deriva dai fondi: non è vero che questa amministrazione non è riuscita a spendere. Incassiamo peggio perché la crisi non è solo legata al covid: imprese e famiglie fanno fatica a pagare i tributi». Il sindaco Casanova ha ricordato alcune opere realizzate durante il suo mandato (pista ciclopedonale per l’università, rotatorie, progetto per l’archivio storico) e il lavoro sulle partecipate, che ha permesso di ridurre il debito di Astem a 6 milioni: «Più del 95 per cento della parte corrente è stata impegnata sullo stanziato, inoltre il 98% dell’avanzo è stato impegnato: a chi dice che non abbiamo idee questo è il lavoro importante che stiamo portando avanti».n

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