Un lavoratore su tre occupato in imprese che subiscono gli “effetti” della guerra

I riflessi negativi del conflitto si fanno sentire nei comparti “energivori”

Quasi un terzo dei lavoratori della provincia di Lodi è occupato in imprese in prima linea sotto gli effetti della guerra in Ucraina, 2.854 in diversi segmenti produttivi, il 21,3 per cento delle aziende lodigiane attive. Di queste, 2.802 sono imprese sotto i 50 addetti, pari al 98,2 per cento di quelle in prima linea. In tutta Lombardia sono 156mila le aziende coinvolte, il 98,1 per cento delle quali con meno di 50 addetti, e oltre 1 milione i dipendenti, il 26,2 per cento degli interi occupati del sistema produttivo regionale. È la fotografia delle ripercussioni del conflitto russo-ucraino sull’imprenditoria lombarda effettuata dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia. Gli effetti deleteri della guerra ricadono soprattutto in termini di costi delle commodities. Le ripercussioni maggiori sono per i comparti energivori, dalla metallurgia alla petrolchimica, carta, vetro, ceramica e trasporti.

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